Politica

Class action Un altro stop, slitta a luglio 2009 l’entrata in vigore

Class action, si aspetta ancora. L’azione collettiva in salsa italiana, dopo le polemiche per la sua natura ibrida, rischia ora di aprire un altro fronte di proteste per i continui ritardi della sua introduzione. Niente class action dal primo gennaio infatti, si aspetterà luglio dell’anno prossimo. Lo prevede il decreto legge Milleproroghe approvato ieri in Consiglio dei ministri. La class action all’italiana, introdotta in Finanziaria 2008 del dicembre scorso, doveva partire inizialmente a giugno di quest’anno, ma il governo aveva deciso di far slittare l’appuntamento a gennaio prossimo per avere il tempo di modificarne l’impianto normativo, fortemente contestato, sia da Confindustria che dalle associazioni dei consumatori.
Da un parte gli industriali ora temono che la disciplina sulle azioni collettive, per come è formulata, possa generare un numero enorme di cause pretestuose e infondate. Dall’altra il mondo del consumismo, infuriato per il rinvio.

Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori: «È uno schiaffo ai consumatori ed un regalo alle imprese».

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