Classica La «Giovane Europa» si ritrova a San Simpliciano

La musica è la naturale amalgama d’Europa: perché è vero, ogni Paese ha una propria identità anche in questo, ma le radici traggono alimento da una comune terra. È lo speciale marchio che ci distingue dal Medioriente, dall’Oltreoceano, dall’estremo Oriente, Nord e Sud. Cosa che vale anzitutto per la musica cosiddetta «classica» o d’arte, contrassegnata dal senso della forma e civiltà quando parlano Austria e Germania, di un raziocinio sensuale quando si esprime la Francia, di una melodia cantante quando entra in gioco l’Italia. L’Europa, almeno sulla carta, è giovane. Ragion per cui le Serate Musicali e i Centri Culturali europei operanti a Milano (Eunic) hanno messo a punto una rassegna che coinvolge esclusivamente le ultime leve del concertismo. Si tratta di un ciclo di sei appuntamenti, dal titolo «La Giovane Europa in musica», che da oggi al 25 marzo si tiene nella basilica di San Simpliciano, nell’omonima piazza, il mercoledì, ore 20.30.

Ogni serata dipinge un Paese: il caso della Francia, stasera, con Anna-Gaelle Chanon all’organo, all’insegna de «Inni e invenzioni alla francese». Sarà poi la volta dell’Austria custode della Hausmusik, della Polonia ricordata attraverso Chopin. La Germania chiama in campo Bach con un Trio femminile: in rappresentanza dell’unico Paese retto da una donna.

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