Claudia Celentano e Adriano Mori. In questa coppia comanda lei

La stratega di Adriano è la moglie: custode protettiva, abile produttrice, capace di lavorare con la Rai in piena autonomia. Impeccabile. Fino a questo Sanremo

Claudia Celentano e Adriano Mori. In questa coppia comanda lei

Adriano Mori o Claudia Celentano? Questo è il problema. La coppia più bella del mondo è tale perché si confonde nelle parti e si unisce nello spirito. Ne risulta un fenomeno che non ha uguali nel mondo dello spettacolo, laddove marito e moglie spesso sono presentati e illustrati come macchiette, caricature, vignette sulle quali costruire storie, trasmissioni, interviste, pettegolezzi, reality e affinità varie. Di certo la signorina Moroni Claudia, di Roma, in arte Mori, divenuta poi Celentano, con nozze segrete, blindate pure quelle mannaggia, nella chiesa di san Francesco a Grosseto, la signorina fatta signora è l’ombra che si muove nel back stage di una esistenza bizzarra, un’isola del famoso senza telecamere e nomination, quella di Celentano per l’appunto.
Amore e rispetto assieme, virtù rarissime e in via di estinzione, per i matrimoni datati, ma nel caso specifico a denominazione di origine incontrollabile perché Claudia Mori è così diversa e, al tempo stesso, così uguale al consorte al punto che, insieme, hanno costruito, oltre alla loro vita da cinquanta anni, pure una specie di mistero nel mondo cosiddetto dello spettacolo. Pensate un po’ che alla Mori non piace il rock’n’roll. Ora, vi chiederete, come possa stare una donna, bella e intelligente, accanto a un tipo definito il molleggiato, uno che mangia nello stesso piatto Bill Haley and the Comets e Luca, Matteo, Giovanni e Paolo, nel senso degli apostoli? Può starci, perché quella femmina splendida, figlia di un attore di filodrammatica, quella pupa alla quale il ragazzo venuto dalla Puglia regalò ventiquattromila baci, non è rimasta a fare la calza, a contare i denari e a badare ai tre figli, due femmine e un maschio che già portavano problemi. No, ha deciso di crescere, di essere attrice, cantante, produttrice, moglie, madre, consulente, tutta questa roba qui in una vita sola mentre il consorte, ogni tanto,le sfuggiva di mano: «perché Adriano non è normalissimo» (testuale, a Fabio Fazio, Rai 3, nel dicembre scorso) o, addirittura: «a casa, quando passa da una stanza all’altra, la luce si abbassa», dunque è lui il faro, è lui la luce, senza udire, mi auguro, l’eco che si allontana e si affievolisce luce, luce, luce...
Claudia Mori porta al collo un piccolo crocefisso, è il distintivo comune della fede sua come quella, fortissima, del marito che ne ha fatto una missione quotidiana. La missione della Mori ha altri indirizzi. La lavandaia di Rocco e i suoi fratelli, la Maleb di Sodoma e Gomorra, ha lasciato il set e la corte di uomini fascinosi, per dedicarsi alla famiglia e al lavoro, suo e del consorte, il suo impegno produttivo è stato premiato a Roma, le opere sono robuste, i registi di prima fila, basta controllare i soggetti delle fiction televisive da lei prodotte o progettate, la pedofilia, la violenza sulle donne, la tratta delle nigeriane, la vita di Enrico Caruso, quella di Fred Buscaglione, il caso Tortora, roba tosta che non sempre è gradita ai papaveri di viale Mazzini ai quali, però, la signora sa tagliare stelo e petali.
In verità la signora Mori Celentano vive un rapporto tormentato con la televisione, la società, il resto del mondo: «...Sanremo non è del tutto autonomo. Altrimenti non si giustificano certe presenze e certe esclusioni. E non rappresenta la musica italiana». Ancora: «Il mondo della musica è cambiato in peggio, mancano le case discografiche degne di questo nome ora ci sono soltanto finanziatori che non conoscono e non amano la musica»; altro: «la televisione è totale finzione»; «la politica è un mestiere difficile e impegnativo. Dovrebbero farlo solo persone oneste e preparate, quindi probabilmente nessuno»; e per chiarire l'ultimo punto: «se Adriano decidesse di scendere in politica lo lascerei immediatamente». Il burqa di Claudia Mori ogni tanto si solleva per mostrare un sorriso o un ruggito. Dipende dall’umore, da chi le porge la domanda, dal contesto. Ma è lei a decidere, senza le pause del marito, anzi diritta e secca.


Dunque Claudia Mori comanda e ascolta, si infuria e si acquatta, strepita contro i fischiatori del profeta: «complimenti per la buffonata che avete organizzato» ha detto sul muso al Verro, consigliere della Rai, poi deve avere tenuto stretto al petto Adriano, ricomponendo la coppia più bella del mondo, riportandolo nel bunker che poi è una dimora normale, dove la luce, al passaggio dell’artista, si abbassa. Alla prossima, chissà dove, chissà quando.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica