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«Un clic su Internet per scoprire quanto paghiamo»

L’Indice sintetico di costo (Isc) funziona con la stessa logica del «cartellino» che accompagna qualsiasi prodotto messo in vendita in una boutique o sugli scaffali di un supermercato: esprime il «prezzo» annuo che il cliente paga alla banca per avere quel tipo di conto corrente. «L’Isc permette ai risparmiatori confronti più facili tra le diverse offerte presenti sul mercato», spiega il direttore centrale dell’Abi, Massimo Roccia, che segue anche il consorzio Pattichiari nella veste di segretario generale. Questo parametro - prosegue Roccia - «esprime il costo indicativo complessivo di un conto. È complessivo perché considera sia la componente fissa (per esempio il canone), tipica dei prodotti a pacchetto, sia quella variabile delle operazioni non incluse. È indicativo perché il costo è calcolato su profili tipo di utilizzo e quindi può differire da quello effettivamente sostenuto a fine anno».
I piccoli risparmiatori cosa devono fare per sapere a quanto ammonta l’Isc del loro conto corrente?
«È sufficiente che si rechino agli sportelli della propria banca e chiedano di leggere il foglio informativo, dove è riportato sia il profilo tipo di utilizzo sia l’Isc. Nel caso si dovesse però scegliere a quale banca affidarsi o quale formula di conto sottoscrivere è preferibile sfruttare le potenzialità di Internet e collegarsi al sito www.pattichiari.it. Dove è disponibile in forma gratuita uno specifico motore di ricerca che mette a confronto le caratteristiche e gli Isc dei diversi prodotti».
Il nodo principale è, quindi, capire in quale dei sei profili elaborati da Bankitalia rientra ciascuno di noi?
«È il punto centrale. Il modello, che si rifà a quello lanciato nel 2007 da Pattichiari, incrocia il dato socio-demografico, relativo alla condizione sociale dell’individuo, con quello dell’operatività (numero di operazioni svolte, canale utilizzato, e quindi la banca fisica o quella telefonica-web). Ogni profilo ha degli elementi caratterizzanti: per esempio il profilo tipo per i giovani considera la carta di credito prepagata mentre quello per la famiglia con operatività media ed elevata include la carta di credito».
Che cosa può fare chi ha esigenze a cavallo tra due o più profili?
«In questo caso potrà scegliere tra i prodotti pensati per i rispettivi profili. L’obiettivo è semplificare la scelta e confrontare solo le offerte più adatte».
E per quanti incontrano difficoltà ad individuare le proprie esigenze?
«Pattichiari sta studiando un sistema di domande molto semplice (Quante operazioni fai?, Quanti bonifici e prelievi? Quale è la tua età?) che a breve sarà disponibile online e aiuterà il singolo a individuare il profilo cui appartiene.

Alla fine di ogni anno il cliente, riceverà poi dalla propria banca un rendiconto con il costo effettivo sostenuto che potrà confrontare con l’Isc contenuto nel documento di sintesi periodico. In questo modo sarà possibile verificare immediatamente quanto ci si è discostati dal profilo e quindi se è stata effettivamente adottata la scelta migliore».

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