Clinica delle bambole Rinviato lo sfratto Cna: «Ora gli altri»

Sfratto rinviato per la «Clinica delle Bambole» di via Magnanapoli 9. Il pub o la nuova sede politica per il momento possono attendere. Nel frattempo il Campidoglio annuncia di essersi attivato per far si che la storica bottega, fondata nel lontano 1939, possa sopravvivere al peso della crisi economica. Forse in un’altra sede. Per questo il deputato del PdL Marco Marsilio ringrazia il sindaco Gianni Alemanno: «Plaudo alla decisione del sindaco. Purtroppo la precedente amministrazione, proprietaria dell’immobile, non ha saputo gestire la vendita dei locali con la giusta sensibilità che va dimostrata nei confronti delle attività artigianali tradizionali e caratteristiche romane. Col rinvio dello sfratto, auspico che si possa trovare la soluzione migliore per garantire sia il diritto del nuovo proprietario dei locali, sia la bottega storica romana».
Intanto l’assessore comunale alle attività produttive Davide Bordoni promette il possibile per difendere non solo la Clinica delle Bambole ma tutte le botteghe storiche cittadine. «La scomparsa delle botteghe artigiane - commenta - è un fenomeno da scongiurare con forza perché produce un danno al tessuto commerciale cittadino e porta alla perdita delle antiche tradizioni artigianali e culturali del nostro Paese».
Bordoni ieri mattina si è recato in via Magnanopoli dove ha incontrato la signora Cesaretti, la titolare dell’attività. Al termine della visita ha annunciato di aver avviato tutte le verifiche con la Questura di Roma e, attraverso il Gabinetto del sindaco, con la proprietà dell’immobile per riuscire a trovare una soluzione alla vicenda «che è il risultato di anni d’inerzia della precedente amministrazione comunale». «Infatti - aggiunge - sotto la Giunta guidata da Veltroni il Comune di Roma nel 2007 aveva proceduto alla vendita dell’immobile, ignorando tutte le tutele previste dalla delibera comunale 139/97 per i negozi storici di Roma».
Soddisfatto del rinvio dello sfratto anche il sindacato di categoria Cna: «Abbiamo appena appreso della decisione del Comune. È un provvedimento che va nella giusta direzione della tutela dell’artigianato artistico a Roma, sebbene si tratti di un’iniziativa isolata e non riguarda l’intero settore dell’artigianato storico che necessita di interventi strutturali e di politiche di sostegno adeguato. Sono, infatti, tante in città le botteghe che continuano a chiudere “strozzate” dalla crisi economica e dai canoni di affitto troppo alti. Crisi che sta penalizzando proprio quel settore dell’artigianato, cioè l’artistico, che meglio rappresenta la tradizione e la storia di Roma».

«Torniamo dunque a chiedere al Comune di affrontare immediatemente la questione della crisi delle botteghe storiche - conclude il comunicato della Cna - ricordando che costituiscono il patrimonio storico della città e che grazie alla passione di questi imprenditori i centri storici si differenziano l’uno dall’altro evitando l’omologazione dei circuiti commerciali».

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