Economia

«Per Cnh entro il 2010 raddoppio del risultato»

Il numero uno di New Holland Construction: «Un’incognita la crisi immobiliare Usa»

da Milano

Diventare «best in class», cioè i migliori nella categoria di appartenza, è l’obiettivo che l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha posto ai capi delle divisioni del gruppo. Insieme all'Auto e a Iveco, i trattori e le macchine movimento terra della controllata Cnh rappresentano il core business di Fiat Group. E proprio i giganteschi macchinari per le costruzioni sono protagonisti, in questi giorni, del Bauma, il Salone che ogni tre anni trasforma Monaco di Baviera nella capitale mondiale del settore. L’edizione 2007 vede la divisione New Holland presentarsi al pubblico con uno stand dove, accanto a pale ed escavatori, sono esposte anche le Panda 4x4, i Suv Sedici e i Ducato della Fiat, la gamma Iveco Daily, i trattori targati sempre New Holland e i generatori di corrente prodotti da Fiat Powertrain Technologies. «È il modo migliore - spiega Franco Fenoglio, amministratore delegato di New Holland Construction - per mettere l’accento sull’importanza che il gruppo dà alle sinergie. E poi, in un colpo solo, il visitatore si trova di fronte tutti i mezzi di cui potrebbe avere bisogno, sia per il lavoro sia per il tempo libero».
I dati del primo trimestre, approvati lunedì dal consiglio di amministrazione della Fiat, sono da intendere come un'altra tappa di avvicinamento di NH Construction ai target fissati da Marchionne. In complesso, infatti, Cnh (incluse quindi le divisioni Case) ha visto i ricavi crescere dell'1,5% a 2,7 miliardi di euro, l’utile della gestione ordinaria passare da 137 a 189 milioni di euro e quello netto salire a 95 milioni di dollari (più 121%). «Ogni anno dobbiamo crescere di un punto di quota mercato - aggiunge Fenoglio - e migliorare del 12% i ricavi, mentre nel 2010 il risultato della gestione ordinaria dovrà essere raddoppiato. In questo momento siamo impegnati a rendere sempre più visibile il nostro brand sui mercati attraverso numerose operazioni di marketing e la creazione di una linea di merchandising». Ad agevolare tutte queste iniziative concorrerà, dopo l’estate, la presenza sulle casacche della Juventus della scritta New Holland in virtù del contratto di sponsorizzazione siglato dalla Fiat con il club bianconero che fa capo all’Ifil, azionista di controllo dello stesso Lingotto.
NH Construction ha 10 stabilimenti che sfornano 12 famiglie di prodotti e 80 modelli base con 600 configurazioni. Il mercato più importante è quello europeo (53% dei ricavi), seguito da Nordamerica (35%) e Sudamerica (10%). E anche NH Construction, come le altre divisioni del Lingotto, punta a rafforzarsi sui mercati emergenti, come India, Cina e tutto il Far East. In queste aree i prodotti NH sono distribuiti dalla rete Kobelco, la società giapponese di cui Torino detiene il 20%, partecipazione che in futuro potrebbe crescere ulteriormente. Per il futuro l'unica incertezza, secondo Fenoglio riguarda gli Stati Uniti: Il problema è la crisi in cui è piombato il mercato delle costruzioni edilizie con le inevitabili ripercussioni sul settore delle macchine movimento terra. «Dopo 4 anni di crescita - osserva l'ad - la situazione è cambiata.

Da parte nostra stiamo però tenendo le posizioni dopo un 2006 positivo».

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