Codice Atlantico, seconda tranche tra Ambrosiana e Santa Maria

La seconda tranche dell'esposizione dei fogli del Codice Atlantico di Leonardo è protagonista da qualche giorno alla Pinacoteca Ambrosiana e nella Sacrestia del Bramante presso Santa Maria delle Grazie (per prenotazioni: www.ambrosiana.it). «La biblioteca, il tempo e gli amici di Leonardo» dà il titolo al nuovo percorso spezzato in due sedi, ma riannodato con saggezza dallo studioso Piero Cesare Marani e dall'équipe del Prefetto dell'Ambrosiana Franco Buzzi che, con un iter a ritroso rispetto a quello di Pompeo Leoni (lo studioso che assemblò il Codice), ha vegliato sulla sfascicolazione del materiale assemblato sul finire del Cinquecento per contenere tutti gli studi, gli schizzi, gli appunti e parte della corrispondenza del genio di Vinci. Allora riunire, fascicolare, sembrava l'unico modo per conservare e traghettare nel futuro la conoscenza. Oggi, disunire ed esporre è la nuova frontiera dell'apprendimento, declinata per l'ampio pubblico come per quello degli specialisti. La mostra, grazie al suo corredo di didascalie, mai pesanti, fornisce un primo antipasto a chi si voglia avvicinare a questo Leonardo, forse più privato e meno di impatto rispetto a uno dei suoi capolavori. Ma il supporto dei cataloghi, firmati De Agostini, con la traslitterazione di tutte le parti scritte del Codice, fornisce uno strumento facile di approfondimento. La seconda tranche del progetto Codex lascerà in mostra per due mesi, fino a febbraio 2010, questi nuovi fogli.

Poi ne seguiranno altri e così via fino al 2015 per un totale di una quarantina di esposizioni, se si considera la doppia sede espositiva. Con questa serie di disegni il visitatore si confronta con fogli che coprono l'intero arco dell'attività di Leonardo. È così che questo percorso svela le amicizie e le meditazioni di Da Vinci.

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