Il libro di Benedetto XVI nello stesso catalogo del Codice da Vinci. L'atteso volume dedicato alla figura di Gesù, che Joseph Ratzinger ha scritto nei ritagli di tempo fin dal 2003 e la cui pubblicazione è prevista per la fine di marzo, sarà lanciato nel mercato statunitense dalla Random House, il colosso editoriale che ha consacrato il successo del discusso romanzo best-seller di Dan Brown. È lo stesso editore newyorkese ad annunciare, sul suo sito Internet, la prossima uscita del volume del Papa, Jesus of Nazareth (400 pagine, 24,95 dollari). Il libro di Benedetto XVI, il primo del suo pontificato pubblicato da studioso e che dunque non intende rappresentare un atto di magistero, vuole parlare del Gesù storico e del Cristo della fede mostrando come non siano due persone diverse. Mostrando come la figura del Nazareno proposta dai vangeli sia «molto più logica e dal punto di vista storico anche più comprensibile delle ricostruzioni con le quali ci siamo dovuti confrontare negli ultimi decenni». «Io ritengo - scrive il Papa nell'introduzione - che proprio questo Gesù - quello dei vangeli - sia una figura storicamente sensata e convincente».
Proprio la storicità della figura di Gesù e dei vangeli che la Chiesa ha scelto come canonici, scartando altri testi considerati apocrifi, sono alcuni degli argomenti sui quali si è polemicamente inserito il romanzo fumettistico di Dan Brown. I diritti d'autore del volume di Benedetto XVI, com'è stato annunciato lo scorso novembre, appartengono alla Libreria Editrice Vaticana, che li ha ceduti a Rcs Libri affidandole anche la commercializzazione per l'estero. Così, il volume su Gesù a firma di Ratzinger entrerà nel catalogo che a tutt'oggi presenta numerose edizioni del fortunatissimo Codice da Vinci.
Nel presentare la strategia dell'editrice vaticana, il suo presidente, monsignor Giuseppe Scotti, intervistato dalla rivista 30Giorni nel settembre 2005 aveva detto: «Tutte le tentazioni sono umane, ma il nostro atteggiamento deve essere diverso, il business e il tornaconto economico non possono essere l'elemento dominante. Per riuscirci ci vuole una grande forza e una grande fede. Le tentazioni di allargamento sono legittime, ma è anche bello appoggiarsi e collaborare con persone esperte nel campo». La collaborazione con Rcs per la commercializzazione all'estero entra dunque in questa prospettiva e certamente la partnership con Random House, che è «il più grande editore del mondo in lingua inglese», come si legge nel sito Internet, garantirà al volume la più ampia e capillare diffusione e nella stessa catena editoriale i lettori troveranno dunque un prezioso e autorevolissimo «antidoto» alle baggianate del «Codice».
Com'è noto, il dibattito riaccesosi sulla figura di Gesù e sulla storicità dei vangeli non è più soltanto confinato nelle aule delle facoltà teologiche o nei seminari accademici. Dopo la pubblicazione del Codice da Vinci, è stato portato alla ribalta mediatica internazionale il Vangelo di Giuda pubblicato dal National Geographic. Nell'aprile 2006, durante l'omelia del Venerdì Santo in San Pietro, padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, aveva tuonato contro queste operazioni editoriali che senza veri argomenti, ma con grande battage pubblicitario, attaccano la fede cristiana nei suoi fondamenti mettendo in crisi le persone che non posseggono gli strumenti culturali per valutarle correttamente. «Cristo viene venduto - aveva detto Cantalamessa - non più ai capi del sinedrio per trenta denari, ma a editori e librai per miliardi di denari... Nessuno riuscirà a fermare quest'ondata speculativa».
Andrea Tornielli
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