Cofferati critica le parrocchie, Caffarra lo bacchetta

Il sindaco: non mi hanno aiutato con gli immigrati. L’arcivescovo: no, fanno bene il loro lavoro. La Margherita si dissocia dal Cinese

Claudia B. Solimei

da Bologna

Quando non sono Rifondazione e i Verdi (questi ultimi lunedì sera si sono visti bocciare in Consiglio comunale dagli altri partiti dell'Unione un ordine del giorno sullo smog), è l'anima cattolica della Margherita a prendersela con il sindaco di Bologna Sergio Cofferati. E questa volta sui temi della legalità e della solidarietà.
Modera i toni, com'è nel suo stile da magistrato, ma la vicesindaco Adriana Scaramuzzino non la manda a dire al primo cittadino che ha criticato la chiesa bolognese per non averlo aiutato, offrendo posti letto, a gestire i recenti sgomberi di immigrati. Io sto con le parrocchie, afferma in pratica la numero due del Cinese, che viene dalle file della Margherita ma di certo non è un'integralista. «Bisogna lavorarci assieme per un po' di tempo - ha spiegato - poi ci si rende conto».
Si tratta per lo più, ha aggiunto, di «azioni invisibili ma non per questo non devono essere riconosciute». Insomma, secondo lei Cofferati, che non cita mai, avrebbe parlato senza conoscere bene la realtà a cui si riferiva.
E proprio perché lei, invece, sa di cosa parla, non esita a giudicare «proficuo» il lavoro fatto con la chiesa e liquida in nome degli interventi concreti le scheramglie a mezzo stampa.
Ieri anche l'arcivescovo di Bologna, monsignor Carlo Caffarra, ha rilasciato una dichiarazione lapidaria sulle sue parrocchie («Fanno bene il loro lavoro»), invitando poi il sindaco all'allestimento del presepe cittadino.
È la seconda volta che la vicesindaco, la quale ha anche la delega alle Politiche sociali, si smarca dal suo capo. Era già successo in ottobre dopo che il Cinese aveva mandato le «ruspe democratiche», senza servizi sociali, ad abbattere alcune baracche di clandestini alla periferia della città.


Tutte questioni che peseranno sulla sua scelta di rimanere in politica o di tornare a fare il magistrato dei minori. A metà mandato deciderà se lasciare Cofferati. E lasciarlo solo contro tutti: Rifondazione, Verdi e ora anche i cattolici.

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