Nel 2005 Sergio Cofferati (nella foto), allora sindaco di Bologna che si era preso lonore e lonere di sgomberare case occupate e accampamenti sul Reno, lamentava «lindifferenza della sinistra per certi temi, e la sua miopia». La sinistra, denunciava, «ha un riflesso condizionato: siccome lillegalità è sempre stata una bandiera della destra, allora non se ne parla, è tabù. Errore gravissimo. È questo il punto che ha tanto condizionato lazione della sinistra: una certa indulgenza, una sottovalutazione dellillegalità diffusa e socialmente apprezzabile». Daccordo anche il fiorentino Leonardo Domenici: «La sinistra ha bisogno di una rivoluzione concettuale: bisogna riportare il rispetto delle regole nelle nostre città». E invoca due «parole belle e desuete: onore e disciplina. A me piacciono».
Il salernitano De Luca è scatenato: «Quanti sono disposti, a sinistra, a mettere nel loro vocabolario la parola repressione? Il salto da fare è questo.
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