Cofferati rompe con Rifondazione «Con me o fuori»

da Bologna

Una coalizione «che esiste solo formalmente», «una compagnia dove succede tutto e il contrario di tutto». Alla fine di una giornata di ordinaria guerra interna, sono gli uomini di Cofferati a constatare il decesso della maggioranza che governa Bologna. Rifondazione Comunista ha partecipato giovedì a una «manifestazione antifascista» che ha preso di mira il «sindaco sceriffo» con insulti volgari e accuse pesanti. Tre assessori dei Ds ieri hanno reagito con il benservito agli alleati: «Non ha più senso che restino dentro». «Così si va a sbattere - ha avvertito Virginio Merola, fedelissimo del sindaco - è improponibile continuare con la lotta e il governo».
Questa crisi latente è nata con la giunta. Cofferati si è scagliato spesso contro un Prc «alla Caruso», condizionato dagli «ex disobbedienti», per «le prove di forza che paralizzano il comune».

Ora si rischia la crisi amministrativa, ma anche le elezioni del 2009: la Sinistra Democratica ieri si è schierata contro i Ds: «Cercano pretesti per scaricare su altri le tensioni interne al Partito Democratico». È già pronto un candidato alternativo al «Cinese»: Franco Grillini si vede già come «un ottimo sindaco».

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