da Bologna
Una coalizione «che esiste solo formalmente», «una compagnia dove succede tutto e il contrario di tutto». Alla fine di una giornata di ordinaria guerra interna, sono gli uomini di Cofferati a constatare il decesso della maggioranza che governa Bologna. Rifondazione Comunista ha partecipato giovedì a una «manifestazione antifascista» che ha preso di mira il «sindaco sceriffo» con insulti volgari e accuse pesanti. Tre assessori dei Ds ieri hanno reagito con il benservito agli alleati: «Non ha più senso che restino dentro». «Così si va a sbattere - ha avvertito Virginio Merola, fedelissimo del sindaco - è improponibile continuare con la lotta e il governo».
Questa crisi latente è nata con la giunta. Cofferati si è scagliato spesso contro un Prc «alla Caruso», condizionato dagli «ex disobbedienti», per «le prove di forza che paralizzano il comune».
Cofferati rompe con Rifondazione «Con me o fuori»
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