da Cogne (Torino)
La Procura di Torino ha chiuso linchiesta denominata «Cogne bis», originata dalla presunta falsificazione delle prove allinterno della villetta di Cogne, dove è stato ucciso il piccolo Samuele, che sarebbe stata operata dalla difesa di Anna Maria Franzoni nel corso di un sopralluogo avvenuto alla fine di luglio 2004.
Nellinchiesta sono indagati la madre di Samuele, Anna Maria Franzoni, suo marito Stefano Lorenzi, lex legale Giancarlo Taormina e alcuni consulenti che fecero i rilievi e le analisi sulle tracce rinvenute allinterno della casa. Le accuse contestate a vario titolo agli indagati sono quelle di calunnia e frode processuale. I magistrati torinesi hanno inviato alle parti lavviso di chiusura delle indagini, atto che prelude in genere alla richiesta di rinvio a giudizio. Anna Maria Franzoni è stata condannata in appello per lomicidio del figlio Samuele Lorenzi a 16 anni di carcere. Linchiesta «Cogne Bis» fu avviata in seguito allesposto presentato da Carlo Taormina per la famiglia Franzoni allindomani della sentenza di condanna in primo grado a 30 anni per Annamaria (poi ridotta in appello a 16 anni), nel luglio 2004. La difesa sosteneva di avere nuove prove scientifiche della presenza di unaltra persona nella villetta di Cogne il giorno del delitto di Samuele.
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