Cogoleto dimentica di fermare gli accattoni

Come tutte le promesse da marinaio, presto fatte e presto dimenticate, anche questa non ha fatto in tempo ad essere formulata che già era finita nel dimenticatoio. E dire che, mentre la scandiva con tono fermo, ormai quasi un mese fa, il sindaco di Cogoleto Attilio Zanetti, Pd, aveva fatto sperare tutti in un suo intervento risolutore. La promessa riguardava una modifica al regolamento comunale per arginare il problema dell'accattonaggio che, negli ultimi mesi, sembra aver assunto proporzioni preoccupanti con le vie del paese popolate da mendicanti che si contendono il territorio con una rissa al giorno e vessano anziani, passanti e turisti: non bisognosi , ma veri e propri professionisti che arrivano a bordo di auto e con il ricavato ricaricano il cellulare. Non sono servite neanche le telecamere di sicurezza, costate 20mila euro, installate nel sottopasso della stazione, vista la carenza di agenti a presidiarle. Ora però quella promessa suona ridicola.
«Avevo capito il problema - ammette Zanetti incalzato da un'interpellanza di Francesco Biamonti, gruppo "Tutti per Cogoleto", che chiede ragione di questa inerzia - lo condivido, la situazione è intollerabile». E allora, avranno pensato i cogoletesi presenti, modifichiamo il regolamento? Macché.«Solleciterò gli uffici - continua il sindaco - ma è un problema delicato. Non è facile operare contro persone che hanno bisogno. Intendo intervenire ma non posso promettere nulla». Un vorrei, ma non posso, insomma.

«Avevo sollevato il problema per tempo con un'ordinanza a marzo e fin'ora non si è fatto nulla», ribatte Biamonti aggiungendo che, se continuerà a mancare un provvedimento, la sua interpellanza verrà trasformata in mozione di sfiducia verso il sindaco.

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