Un mese fa la goliardata di Plasmati: uno schema «hard» in barriera con il calciatore del Catania che si abbassò i pantaloncini per distrarre il portiere e gli avversari del Torino. Domenica quel gesto è diventato un modo nuovo di esultare. AllOlimpico il montenegrino Vucinic, segnato il gol-vittoria al 90, è corso verso la curva Sud dei tifosi giallorossi dopo essersi tolto la maglia e addirittura i pantaloncini. Uno strip-tease fuori programma, costato al giocatore della Roma un cartellino giallo, mostrato a termini di regolamento ma con il sorriso, dallarbitro Trefoloni. La foto dellattaccante giallorosso in mutande compariva ieri su quasi tutti i quotidiani italiani, lo stesso destino toccato a Plasmati.
«Bisognerà ampliare in futuro la casistica degli indumenti che non ci si può levare in campo», ha detto il designatore dei fischietti Pierluigi Collina, sorpreso dal nuovo episodio curioso. Ieri lex arbitro internazionale ha partecipato a una conferenza nel carcere di Massa e alcuni detenuti hanno colto loccasione per chiedergli unopinione su quanto accaduto allo stadio romano. «Non avevamo pensato che ci si potesse togliere anche i pantaloncini - ha sottolineato Collina che aveva definito antisportivo il gesto di Plasmati -. Per analogia, essendo i pantaloncini un indumento di gioco, si potrebbe considerare un gesto punibile. Non posso dare pareri perché deve ancora decidere il giudice sportivo (lo farà oggi, ma il montenegrino rischia solo unammenda). In generale, però, viene punito il gesto dello spogliarsi in campo».
Fino a ieri lo «strip» da esultanza si era fermato solo alla maglietta, Vucinic è andato oltre. «Il discorso sullesultanza è molto particolare e ha subito diverse tappe - ha ricordato il designatore viareggino -: inizialmente gli arbitri erano tenuti ad ammonire chi si toglieva la maglietta. Poi nel 2006, dopo lepisodio di quel giocatore latinoamericano che indossò la maschera delluomo ragno dopo un suo gol, la Fifa non la prese bene e aggiunse nel regolamento lammonizione per chi andava a coprirsi il viso. Ora, ripeto, bisognerà ampliare la casistica degli indumenti».
Fosse per Sergio Campana, riconfermato ieri presidente dell'Assocalciatori per un altro quadriennio (anche se lui ha già detto che si fermerà prima), l'esultanza dopo un gol sarebbe molto diversa. Lui è da sempre contrario agli spogliarelli post-rete.
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