Colonna (Ibm): «Il nostro impegno per realizzare lo Smarter Planet»

La partecipazione attiva dei consumatori finali al mercato elettrico è un'area in cui Ibm è impegnata da molto tempo: in Francia con Edelia (gruppo Edf), in Germania con EnBw e in Benelux. «La priorità è fornire al cliente la consapevolezza di quanto e come sta consumando, ovvero se in momenti in cui costo dell'energia e relativo impatto ambientale sono alti o bassi - spiega Alessandro Colonna, Energy & Utilities Sector Leader Ibm Italia -; altro punto importante è il permettere un pilotaggio automatico dei carichi elettrici del cliente in funzione del suo consumo e/o dello stato della rete, portando così vantaggi al sistema e al cliente stesso, grazie a condizioni economiche più vantaggiose». È quello che Ibm chiama Smarter Planet: un mondo interconnesso e intelligente grazie a innumerevoli dispositivi elettronici diffusi e collegati, che generano enormi quantità di dati su cui poter sviluppare applicazioni per rendere più facile la vita. Nel settore delle utilities questo spesso si identifica con le Smart Grid, ossia rendere più efficienti e funzionali le reti elettriche, attraverso l'uso di apparati intelligenti.
«Un'area storica in cui operiamo in ottica Smarter Planet, è quella della gestione remota dei contatori, dove IBM Italia è stata pioniere grazie alla soluzione Enel, con la quale nel 2004 stipulammo un'alleanza, e su cui è impegnato il nostro laboratorio di Bari - continua Colonna -; oggi la soluzione è presente in più di 20 distributori elettrici Italiani e sulla base di questa esperienza, sempre in Italia, abbiamo sviluppato un'analoga soluzione per i fluidi (gas/idrico), già presente presso importanti operatori».
A parte le utilities, Ibm lavora per lo Smarter Planet con soluzioni che hanno un forte impatto sulla vita dei cittadini come la gestione intelligente dei flussi di traffico automobilistico, il monitoraggio dell'inquinamento dell'aria e/o dell'acqua, i sistemi di telemedicina e lo snellimento della burocrazia grazie a sportelli virtuali.


«Sull'auto elettrica l'impegno di Ibm spazia dal software a supporto della gestione di motori ibridi (come la Volt della General Motor) a progetti europei di ricerca come Green e-motion - dice Colonna - o il progetto Edison per il quale il laboratorio Ibm di Zurigo ha ottimizzato gli algoritmi di ricarica dei veicoli elettrici per sfruttare l'auto come strumento di gestione della rete elettrica, coniugando la mobilità a emissioni zero con la generazione da fonti rinnovabili».

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