Sembrava la fotocopia del 2005. Il 20 giugno due tram, il 29 e il 9, si scontrarono frontalmente in viale Bligny allangolo con via Ripamonti, una ventina i passeggeri feriti. Stesso posto, cambia lora, tre anni dopo sul luogo dellincidente sono arrivate più ambulanze: a fine giornata il bilancio è di 23 persone portate in ospedale. Le polemiche sulla cattiva manutenzione di Atm invece sono le stesse di allora, anche se nel frattempo è cambiata la gestione, dallex presidente Bruno Soresina a Elio Catania. Di cui ieri il Codacons - nel lunedì nero bis, dopo il blocco della metro «verde» per 14 ore filate la settimana scorsa - ha chiesto le dimissioni. Richiesta che Letizia Moratti ha subito definito «superficiale». Il sindaco ieri, dopo lo scontro tra i due tram si, è costantemente tenuta in contatto con i vertici dellazienda dei trasporti e il comandante dei vigili Emiliano Bezzon, per ricostruire nel dettaglio la dinamica dellincidente, mentre i servizi sociali si sono messi al servizio dei feriti. «Io credo - ha affermato la Moratti - che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, ma prima si analizzano le problematiche e poi si decide. Le dimissioni chieste senza capire perché ci sono state queste criticità non mi sembrano corrette». Quindi «un conto è agire tempestivamente nellinteresse dei cittadini come stiamo facendo, un conto è agire in maniera un po superficiale ed emettere giudizi». Per incidenti dovuti alla cattiva manutenzione - i riscontri diranno se è questa la causa o lerrore umano - il sindaco lascia intendere che va chiesto il conto anche alla vecchia gestione: lo scontro «è anche frutto dei ritardi negli investimenti degli anni passati - precisa - ai quali la nuova gestione di Atm ha fatto fronte con un piano industriale da 800 milioni, in quelli degli anni passati ce nerano molti meno. Atm ha colmato un ritardo, e credo che questi incidenti si riferiscano anche a un piano che deve ancora sviluppare nel tempo i suoi effetti positivi». Il sindaco, tuona invece il presidente del Codacons Marco Donzelli, «non rispetta gli impegni presi quando ha introdotto lEcopass, non sta veramente investendo sul trasporto pubblico». Da qui la richiesta di dimissioni per Catania.
Lassessore comunale alla Mobilità Edoardo Croci ha chiesto ad Atm «un rapporto preciso e dettagliato, per fare chiarezza sulla dinamica dellincidente» ma «è importante che ciascuno faccia la propria parte e che Atm si impegni nel miglioramento dei propri standard di qualità per garantire la sicurezza». Lopposizione ieri in consiglio ha criticato duramente la gestione dei trasporti locali. «Il Comune - sostiene il consigliere Pd Aldo Ugliano - deve intervenire anche con risorse proprie per consentire un salto di qualità. La manutenzione torni a essere una priorità nella politica di Atm». E la lista Ferrante ha già chiesto invece unaudizione del presidente Catania in consiglio comunale: «È la terza volta in un anno che si verifica questo tipo di incidente su questa linea». Il capogruppo dellUdc Pasquale Salvatore non condivide invece la richiesta di ulteriori interventi diretti da parte dellamministrazione «perché è già avvenuto fino ad ora. E Atm gestisce già con responsabilità i suoi bilanci. Il Comune deve essere solo regolatore e fornire le linee dazione».
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