Coltivatori fai-da-te e un pusher di coca in cella per spaccio

Nel corso di due diverse operazioni, i carabinieri hanno arrestato due «coltivatori» di marijuana fai-da-te e un pusher romano dedito allo spaccio di cocaina. Nel dettaglio, una piantagione di canapa indiana, costituita da venti piante di un metro e mezzo, è stata scoperta dai militari nel giardino dell’abitazione di una donna cinquantunenne P.M.. In particolare, i carabinieri della stazione di Campagnano e i colleghi della compagnia di Bracciano hanno fatto scattare le manette oltre che per la «coltivatrice» anche per un giovane dello Sri Lanka, P.D.N., di 22 anni. A entrambi vengono contestati i reati di coltivazione e detenzione di droga a fini di spaccio. La coltivazione «domestica» di canapa indiana era mimetizzata nel verde degli altri alberi del giardino. Scoperta, nel corso della perquisizione domiciliare, grazie al fiuto di un cane del Nucleo cinofili di Santa Maria di Galeria. I duecoltivatori fai-da-te sono stati rinchiusi nel carcere romano di Rebibbia, a disposizione della procura della Repubblica di Tivoli. Il secondo blitz dei militari è a Tor Vergata, dove hanno disposto la misura cautelare restrittiva per spaccio di stupefacente, in questo caso neve, nei confronti di S.G., 30enne romano, che nel suo appartamento a Tor Vergata nascondeva 500 grammi di coca pronta per essere piazzata nel mercato della capitale, che avrebbe fruttato circa 100mila euro.

Come precauzione , per eludere i controlli, lo spacciatore aveva messo delle micro telecamere nascoste nell’androne del suo palazzo e viveva con un pitbull in casa, convinto di potersi difendere da perquisizioni improvvise.

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