Ferruccio Gattuso
Cambiano i nomi dei protagonisti, non quell'infallibile meccanismo da commedia di vago sapore shakespeariano, che ha reso Tootsie un titolo di culto al cinema ieri e - sperano i realizzatori dell'adattamento per il palcoscenico, al Teatro Nuovo da oggi al 26 novembre - in teatro oggi.
Michael Dorsey, l'attore disoccupato interpretato sul grande schermo da Dustin Hoffman, diventa Kevin Parker. E sotto la parrucca del clamoroso travestimento si accomoda Marco Columbro, un attore che - come spiega lui stesso - non crede «al caso e alle parti conquistate per pura coincidenza. Dopo dieci anni di solo teatro, una stagione nella quale mi sono tenuto lontano dalla tv e ho riscoperto quel mondo nel quale avevo mosso i primi passi, l'occasione per vestire il ruolo di Tootsie era perfetta».
La storia - bagnata dagli onori di un successo stratosferico al botteghino, nella versione cinematografica diretta da Sidney Pollack, che procurò un Oscar come migliore attrice non protagonista a Jessica Lange - è conosciuta: un attore quanto mai precario, bravo ma senza lavoro, cerca di sbarcare il lunario a New York, città dalle grandi opportunità ma, a quanto pare, anche dalle sonore fregature.
Quando all'orizzonte si staglia l'occasione di una parte in una soap opera televisiva, il nostro uomo decide di non lasciarsela sfuggire: anche se è femminile. La soluzione è evidente: travestirsi da attrice, tale Elisabeth Kevins, e presentarsi al provino. Da qui ottenere la parte, diventare diva tv e cadere in un duplice love affair, alquanto complicato: inseguita dal vecchio attore Billy Davis (Enzo Garinei) e a caccia della dolce collega Nicole (Chiara Noschese), che del segreto en travesti nulla sanno.
Qualcosa di cui ridere? Ma certo che sì, e la dimostrazione è per l'appunto il successo del Tootsie originale nel mondo, nella versione teatrale di Maurizio Nichetti trasformato in commedia musicale. Da sotto la parrucca di Elisabeth, Kevin scopre diverse cose, che lo cambiano per sempre: «Il mondo maschilista che mortifica le donne, ma non solo - spiega Marco Columbro - Anche la scoperta del lato femminino che è in ogni uomo».
Infine, una riflessione quanto mai attuale sulla precarietà nel lavoro: «Tootsie - spiega il regista Maurizio Nichetti - è anche la storia di un precario che cambia radicalmente, per farsi accettare da una società lavorativa che lo respinge».
E a proposito di precarietà, il pensiero di Nichetti va al Nuovo, minacciato di cedere i propri muri a un centro commerciale: «Spazi come questo sono intoccabili, devono restare templi di cultura e spettacolo. Il solo ventilare che possano finire deve scandalizzarci».
Tootsie, Teatro Nuovo, ore 21, info 02-76000086, ingresso 40 e 18 euro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.