Cè qualcosa di meravigliosamente democratico nella magia della Mille Miglia. E non è il brivido della corsa benché di gara e competizione si tratti. Perché i bolidi che hanno scritto pagine dense di velocità e rischio hanno fatto la loro epoca: ora offrono accenni di brivido e riassunti di velocità. Ciò che invece regalano con generosità è lavvolgente sensazione di vivere in un altro tempo e far sentire addosso a chi li guida sensazioni perdute. La meravigliosa affascinante democrazia della Mille Miglia è racchiusa in questo desiderio: per soddisfarlo, per calarsi pienamente in un tempo che fu, si può usare una Topolino ben restaurata da qualche decina di miglia di euro come una Ferrari Testa Rossa da milioni. In entrambi i casi, il pilota dovrà mettersi in fila. Come dal salumiere.
Per cui capitani dindustria e miliardari, nobili e nobilitati dal destino, tutti in fila. Perché ciò che più passa il tempo e più si rivela un enorme spot dellItalia nel mondo è diventato un evento talmente ambito da spingere, senza scossoni e insofferenze, chi sta in coda ad attendere. «Di solito», racconta fiero e sorpreso al tempo stesso Alessandro Casali, da tre anni presidente del Comitato organizzatore, «di solito riceviamo 1500 richieste da tutto il mondo e riusciamo a soddisfarne non più di 375. In pratica, ci ritroviamo con oltre 1000 collezionisti in attesa». Lorgoglio di Casali deriva da come, nei pochi anni della sua gestione, un marchio «un poco sonnolente» sia diventato un simbolo delleccellenza italiana. Lo stupore deriva dalla passione e lamore dei collezionisti pronti a tutto per poter essere al via della corsa. «Sono appena rientrato da New York dove ho incontrato Donald Trump e James Gianopulos, il presidente della 20th Century Fox. Ebbene, allestero tutti, quando parli di Mille Miglia, usano due parole: «Legend» e «dream». Per loro rappresenta il coronamento di un sogno. Di questo rimango sempre stupito. Come nel caso del presidente della 20th Century... È riuscito a partecipare alledizione 2010 dopo due anni che faceva richiesta».
Se ieri sera al Teatro Grande di Brescia, durante il tradizionale Gran Galà di presentazione della corsa (si terrà dal 12 al 15 maggio), oltre a rappresentanti dellindustria e dello spettacolo cera il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Stefano Saglia, è perché anche il governo è da tempo consapevole dellimportanza della Mille Miglia come veicolo di promozione. «Nella prossima edizione attendiamo anche capi di Stato e teste coronate» sottolinea Casali. «I nomi? Non li posso dare perché stiamo ancora organizzando tutto con il ministro Franco Frattini».
Ovviamente, val la pena precisarlo, non si tratta di premier o sovrani messi ordinatamente in fila che finalmente, dopo un paio di anni di diplomatica attesa, arrivano allagognato giorno delliscrizione. Diciamo che di tanto in tanto la coda viene interrotta dagli special guest. «Nelledizione 2011 non è esclusa la partecipazione di Michael Schumacher... era già tentato nel 2010. Anche Valentino Rossi ha più volte manifestato linteresse di farla però, purtroppo, maggio è un mese molto florido per le corse, F1 e moto comprese».
Democraticamente geniale anche il modo in cui gli organizzatori dellevento hanno giocato danticipo nel trovare un modo per calmare gli animi miliardari messi in fila. Ne è uscito un altro super spot che ha reso e rende tutti contenti.
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