Ma com'è difficile decidere di cambiare la testa. Parola di psicologo

Quelli di una volta per ringraziarti ti mandano una lettera scritta di loro pugno, aggiungendo particolari personali che fanno impallidire gli esperti del copia-incolla. Quelli di una volta entrano nel tuo ufficio chiedendoti permesso e se ti domandano qualcosa lo fanno preceduto da un «per favore». Quelli di una volta si alzano dal loro posto sul tram per lasciar spazio alle signore e magari salutano anche con il cappello, perché quelli di una volta ce l'hanno, il cappello. Quelli di una volta si commuovono quando un figlio mostra loro immagini di gioventù scovate su una diavoleria moderna, e lo fanno con imbarazzo perché quelli di una volta non avevano nessuna intenzione di apparire. Quelli di una volta pensavano che spendere un soldo oggi poteva dire vederne tornare due domani, ed anche se quel soldo non ce l'avevano s'ingegnavano per farlo saltare fuori e farselo bastare.

Quelli di una volta oggi sono fuori moda, eppure in questo mondo un po' malato andrebbero ascoltati di più perché non è detto che il Duemila sia diverso da ieri. Perché anche oggi quelli di una volta la sanno lunga. E andrebbero ascoltati.