Una rete di metallo alta un metro e mezzo divide una ventina di clandestini dai bimbi pronti a gattonare nel cortile di un asilo nido pubblico. Succede alla Comasina, storico quartiere alla periferia nord, in via Spadini 15. Qui le mamme sono sul piede di guerra contro lennesima occupazione «mordi e fuggi» a opera di nomadi. «I rom entrano ogni notte e scompaiono al mattino presto», racconta Maria Caterina Rossetti, una delle giovani madri a capo della protesta. «Per questo ce ne siamo accorte soltanto ora, quando ormai mancano due giorni alla riapertura delle attività (prevista domani, ndr). Oggi abbiamo un incontro con le coordinatrici del nido: diremo alle maestre e alle mamme nuove arrivate che se gli zingari non saranno mandati via, e in fretta, noi non lasceremo i nostri figli allasilo per nessuna ragione al mondo. Siamo disposte a incatenarci... ».
Il complesso in questione è di proprietà del Comune, fino al 2005 ospitava la cooperativa sociale «Centro del bambino maltrattato e cura della crisi familiare», tanto che dalla strada sono visibili gli arredi e perfino i giochi per bambini sono ancora in giardino. Labbandono ha permesso che sia possibile infilarsi nella struttura attraverso numerosi varchi nella recinzione; porte scardinate e vetrate in frantumi invitano a nozze gli irregolari. Tra parentesi, limmobile di via Spadini rientra nellelenco delle oltre 200 aree critiche, sul tavolo del prefetto da maggio.
La signora Rossetti e le altre sono riuscite a prendere contatti con Palazzo Marino tramite alcuni esponenti del Consiglio di zona 9, che hanno girato lappello agli assessorati competenti. «Chiediamo lo sgombero immediato delledificio. E, se non va demolito, che almeno vengano murate porte e finestre in modo da impedire le intrusioni. Razzismo? Siamo soltanto madri preoccupate per i propri bambini. Sappiamo che questa gente è disperata, pronta a tutto perché non ha nulla da perdere. Figuriamoci se si fermano davanti a piccoli di 2 anni».
Primo a raccogliere le segnalazioni è stato Roberto Rocca, consigliere di Forza Italia al parlamentino di zona. «Fatti come questo dimostrano che la situazione dei rom si sta facendo sempre più pesante, con ripercussioni importanti sulla vita quotidiana dei cittadini. Credo sia necessario intervenire subito per allontanare dallo stabile le famiglie abusive, per problemi di sicurezza ma anche sanitari. Il passo successivo - suggerisce Rocca - è studiare una forma adeguata di riutilizzo da parte dei Servizi sociali. Il quartiere non può più essere dimenticato dalle istituzioni». Già questa mattina la battaglia delle madri della Comasina dovrebbe trovare i riscontri sperati.
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