Una rapina in pieno centro e in pieno giorno. In un supermercato e in mezzo alla gente. In una domenica pomeriggio affollata per lo shopping natalizio. La vittima è un ragazzo milanese di 23 anni, un cassiere, accoltellato all'addome e alla spalla. L'aggressore, armato di una bottiglia di vetro e di un coltello, è anche lui un milanese, ha 20 anni e risulta incensurato. I fatti. Ieri intorno alle 17,30 la polizia è intervenuta in un supermercato Carrefour di via Torino. Un 20enne è stato arrestato per rapina. Poco prima era entrato e aveva lanciato una bottiglia contro un vigilante. Poi si è avvicinato alla cassa per rapinare i soldi, ma il cassiere ha reagito. L'aggressore ha estratto un coltello e ha colpito il commesso, ferendolo all'addome e poi alla spalla. Inizialmente il 23enne è stato giudicato in gravi condizioni, ma per fortuna dopo l'intervento del 118 è stato portato in codice giallo al Niguarda. Il bilancio finale è di tre feriti: il cassiere, il vigilante e lo stesso rapinatore che si è tagliato una mano ed è finito al Fatebenefratelli.
Al di là delle vicende umane - il coraggio del dipendente del supermercato che ha rischiato la vita e il motivo, per ora misterioso, per cui un giovane senza precedenti penali ha deciso di scagliarsi a mano armata e a volto scoperto verso un coetaneo, finendo in carcere a vent'anni - colpisce il quadro generale. Le famiglie, le luminarie, la folla, l'aria di festa, una via accanto al Duomo, né tarda notte né periferia degradata. E la paura di prendersi una coltellata comprando i regali di Natale.