Il commento Veloce come un caffè? Questo «coca-express» va fermato

La notte può esser brava, ma non saggia e anziché consiglio porta cocaina. Nelle strade della movida milanese dove la voglia di vita e di divertimento spesso si fa torbida e pericolosa.
Che si consumasse coca in quelle strade lo si sapeva, ma colpisce il fatto che per avere una dose bastasse attendere poche decine di minuti, come per una bibita in un bar molto affollato. La coca come una gazosa. E’ terribile, ma vero, documentato, incontestabile. Cosa succede? Cosa è successo?
Questa città è cambiata sotto i nostri occhi, giorno dopo giorno, come se una mortale dose di rassegnazione quotidiana ci avesse indotti a chiudere gli occhi, stordirci, anche quelli che la movida non la fanno.
La trasgressione è diventata troppo facile acquistare una dose di stupefacente risulta troppo agevole e senza pericolo; a quanto pare i rappresentanti e i piazzisti che si occupano dell’infame commercio sono onnipresenti iperattivi, superveloci. La città tuttavia non ha bisogno di questi tristissimi primati, ne ha di più lusinghieri.
E’ evidente, a questo punto, che Milano – come avevano dimostrato anche talune analisi chimiche sulle acque di scarico - è fra le città dove più alto è il consumo di cocaina.
Rassegnarsi? Arrendersi? Lasciarsi travolgere dalla sporca onda bianca è impensabile, ne va del futuro perché ormai la cocaina viene consumata in misura crescente fra i giovani. Bisogna reagire muoversi come hanno fatto in più casi gli stessi cittadini che hanno filmato volti e azioni degli spacciatori, provocandone l’arresto.
Ma il compito di ridimensionare il fenomeno e di colpire trafficanti e spacciatori, in uno Stato ordinato ed efficiente, non spetta in prima battuta ai cittadini, spetta alle forze dell’ordine. I cui metodi di contrasto sembrano ormai inadeguati alla realtà del fenomeno. Occorrono schemi nuovi, reti più strette, certamente più mezzi.

Il clima di austerity, lo speriamo, non deve comportare cali di efficacia nella lotta allo spaccio minuto di stupefacenti.
Milano e i milanesi si sono guadagnati la movida ma questa deve essere più civile meno tossica più consona alle tradizioni di una città che sa lavorare ma sa anche divertirsi.
Il coca-express non è tollerabile.

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