Commercialisti e contabili a confronto su crescita e ruolo delle professioni

«Le professioni possono fornire un valido supporto alla ripresa dell’economia italiana. Già oggi contribuiscono alla produzione di una fetta consistente del Pil del nostro Paese, ma sono viste come una categoria di privilegiati. Si punti sulle loro competenze, sulle energie dei giovani».
Paolo Saltarelli, presidente della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri, illustra la sua ricetta per la ripresa dell’economia italiana in occasione del Congresso nazionale Unagraco, che si tiene oggi a Macerata. Al centro del dibattito le liberalizzazioni. «Il comparto è dipinto spesso come una casta - dice Saltarelli - ma non è così: ci sono tantissimi giovani professionisti che hanno pagato più di tutti la crisi economica. Nel comparto il precariato è in forte crescita, ma ci sono tante energie e competenze, soprattutto tra le giovani generazioni, sulle quali si deve puntare per ricominciare a crescere con rinnovato spirito». Per i ragionieri, il comparto ha dimostrato di essere avanti rispetto ai tempi della politica: la cassa professionale, così come quella dei dottori commercialisti, ha avviato nove anni fa il percorso di riforma che oggi sta diventando legge. Ora la nuova sfida per gli Istituti di previdenza è quella della sostenibilità a 50 anni nei bilanci. «Un obiettivo impegnativo ma legittimo - dice Saltarelli - per il quale però è necessario che si tenga conto dei patrimoni immobiliari. Non si può pensare di poter avere un equilibrio a 50 anni, soddisfare tutte le pretese previdenziali e allo stesso tempo conservare un patrimonio che a questo punto non si sa a cosa sarebbe destinato».
«Bisogna investire nelle professioni - rilancia Raffaele Marcello, presidente di Unagraco, Unione nazionale commercialisti ed esperti contabili -.

La categoria fornisce un valido contributo al tessuto produttivo della nazione. Nel corso del congresso vogliamo individuare linee programmatiche che permettano di determinare una serie di azioni da presentare al governo».