Le tariffe dei taxi saranno decise solo dal Campidoglio, o meglio da una commissione super partes che stabilirà se sono congrue rispetto a variazioni annuali come, ad esempio, il prezzo del carburante del carburante. Ed è polemica tra i tassisti e il Campidoglio, pronti a scendere di nuovo in piazza. La proposta di delibera, primo firmatario il consigliere membro della commissione Mobilità del Comune Maurizio Berruti (Pdl), deve ancora approdare in aula ma già fa discutere. Già sul piede di guerra i sindacati delle auto bianche, che si sentono tagliati fuori mentre finora nella Commissione consultiva potevano esprimere il proprio parere obbligatorio sulle tariffe taxi. E che promettono di far sentire la loro voce.
«Voglio solo applicare la legge e la trasparenza - spiega Berruti -. I tassisti non possono stabilirsi le tariffe perché svolgono un servizio pubblico. Unanalisi dei costi periodica non cè mai stata e il consumatore deve sapere il perché una corsa costa quella cifra». Della commissione faranno parte due tecnici esterni e due funzionari del Campidoglio: «Dopo il report ci sarà il confronto con le parti interessate, il cui giudizio non sarà però vincolante». Concorda con Berruti lAssodemoscoop.
Per il presidente di Uritaxi Lazio Daniele Saulli se la proposta ricevesse il sì del consiglio, sarebbe «un grave atto contro la categoria perché prevaricherebbe lattività sindacale. Nella riunione sindacale di ieri (giovedì, ndr) è emersa la totale contrarietà da parte dei rappresentanti dei tassisti sulla delibera ed è stato deciso, unanimemente, di chiedere un incontro urgentissimo ai capigruppo di maggioranza e opposizione del consiglio ai quali chiederemo di non approvare la delibera». Dello stesso parere la Cna di Roma che si dice preoccupata per la costituzione di una commissione che non coinvolga direttamente le associazioni di categoria. Per il presidente regionale di Confartigianato taxi David Di Traglia «Berruti si accinge a fare i conti senza loste, annullando la voce dei tassisti nei confronti dellamministrazione comunale». Duro anche il coordinatore di Ugl taxi Pietro Marinelli: «Non serve un tavolo tecnico per decidere sulle tariffe dei taxi, esiste già una Commissione consultiva in cui sono rappresentate le sigle sindacali che ha tutte le carte in regola per intervenire su un tema così delicato».
Una voce fuori dal coro, ma comunque contraria alla nuova commissione, quella del segretario generale di Unica taxi Nicola Di Giacobbe: «Cera bisogno di unaltra commissione tra laltro onerosa? È in atto una guerra tra Marchi, Alemanno e quanti lo hanno sostenuto e votato.
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