Cultura e Spettacoli

Commuove e fa riflettere l’amore tra l’avvocato e l’ex tramviera delle Ss

È giusto dare l’ergastolo a chi adempì a un dovere? E ancora, a proposito di retroattività, alla pena va unita la rimozione dell’amore pregresso? Per The Reader (Il lettore) di Stephen Daldry, questa non è giustizia: è ragion di Stato dei vinti che ai vincitori offrono capri espiatori. Daldry avvolge il dramma storico tedesco in un amore, ai limiti della pedofilia, onde dire a molti, non a pochi, l’indicibile. Nel 1958 un liceale quindicenne (David Kross) è sedotto da una tramviera trentasettenne (Kate Winslet, che meriterebbe due Oscar, non uno). In questa versione tedesca del Diavolo in corpo, i momenti più intensi non sono quelli erotici in apertura di film. Infatti quella che era parsa un’infatuazione si risveglia dal 1966: lo studente, ora di Giurisprudenza, ritrova l’amata sotto processo per «crimini contro l’umanità», imprescrittibili. Lei è accusata di aver vigilato come Ss - a fine 1944, davanti all’avanzata sovietica - sulla «marcia della morte» di prigioniere trasferite da un campo all’altro. Ora, quarantaduenne, viene condannata oltre le sue responsabilità. Ma avrebbe potuto ridurle rivelando quel che lui sa dai tempi del loro amore: che lei - tedesca di Romania, dove l’analfabetismo era comune - non sa né leggere, né scrivere. Nel 1975, ormai avvocato (ora l’interpreta Ralph Fiennes), l’ex studente ha divorziato e la sua solitudine si congiunge, da lontano, con quella di lei: infatti la detenuta comincia a ricevere audiocassette dove una voce nota legge - di nuovo per lei, ma ora nella consapevolezza - i libri che le leggeva un tempo. Autore del romanzo A voce alta, che ispira la sceneggiatura di Christopher Hampton, Bernhard Schlink ammette: «Ogni libro si basa su esperienze personali». Ci furono infatti, negli anni Sessanta, vari processi come questo in una Germania Federale che voleva mostrarsi contrita. E se si può pensare che lo studente nella realtà fosse Schlink, il suo secondo alter ego è certo il giurista (Bruno Ganz), convinto della colpa di certi imputati, non della loro punibilità. Come Schlink, Daldry gioca su pedofilia, «colpa tedesca» e violazione del principio del diritto («Nullum crimen, nulla poena, sine lege»). Che un film così si debba all’iniziativa di Sydney Pollack, ebreo, commuove tanto quanto il film stesso.



THE READER di Stephen Daldry, con Kate Winslet, David Kross, min. 120

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