Il distretto tessile di Como è paradigmatico per capire le caratteristiche che rendono unico questo settore: 1.880 imprese, di cui solo 150 con più di 50 addetti, che danno lavoro a 23mila persone. Rappresentano il 25% del manifatturiero comasco, e altrove le percentuali sono anche superiori, come a Prato (71%) e Biella (66%): i tre distretti chiave del tessile-abbigliamento italiano che, insieme alla maglieria di Carpi, sono visti in ripresa a partire dal 2010, sia per la produzione che per lexport, secondo unanalisi della Banca Monte dei Paschi di Siena. Nel 2007, prima dellinizio della crisi globale, il valore delle esportazioni del distretto di Como è stato di 1.491 milioni di euro. L'export rappresenta il 60% circa del fatturato: al primo posto fra i Paesi acquirenti cè la Germania con il 14%, seguono la Francia (13%) e la Spagna (12,6%).
La seta comasca copre peraltro l'80% circa di tutte le produzioni europee e detiene una posizione di leadership a livello mondiale, nonostante la crescente avanzata cinese, che però non riesce a conquistare le grandi firme della moda. In Cina è ben più difficile ottenere il rispetto delle esclusive, quindi disegni e marchi: e per le griffe laffidabilità è unesigenza assoluta, oltre alla creatività e alla qualità, per le quali Como non ha rivali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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