Comprano case «fantasma» ma mutuo e tasse sono reali
6 Novembre 2005 - 00:00Unimmobiliare truffa centinaia di famiglie, ora costrette a pagare le banche e il fisco
Michele Perla
Truffati e beffati. Prima dallimmobiliare e poi dallAgenzia delle entrate. Costretti a pagare un mutuo per un casa che non hanno mai posseduto, ma anche salatissime multe comminate dal fisco per la successiva vendita dellimmobile. Una vicenda paradossale che ieri mattina ha spinto una trentina di persone a occupare la redazione di Legnano del quotidiano «Il Giorno», per rendere pubblica la loro situazione.
La punta di un iceberg. Secondo lassociazione Sos Usura, sono infatti centinaia le famiglie di Parabiago, di molti comuni dellAlto milanese e anche del Varesotto, rimaste vittime di una truffa per milioni di euro, perpetrata da una società immobiliare di Parabiago.
La vicenda per molti versi complessa, prese il via cinque anni fa, quando in tanti accettarono di acquistare gli immobili, e fra questi molte seconde case in località turistiche, in diverse regioni italiane, a condizioni vantaggiose.
«Ci garantirono - ricorda uninfermiera truffata - che ci avrebbero pensato loro ad affittare gli immobili e con il ricavato a pagare i nostri mutui». Poi le cose precipitarono: i titolari dellimmobiliare vennero arrestati, le pratiche non furono perfezionate e i mutui non vennero pagati. E le banche imposero ai sottoscrittori di onorare le scadenze. Così in 700 chiesero di recedere dai contratti firmando sempre con la stessa immobiliare degli incarichi a vendere.
Gli immobili vennero in parte conferiti ad altre società per la vendita, ma anche in questa fase le zone dombra hanno prevalso sulla chiarezza sempre a danno delle famiglie. Molte seconde case vennero denunciate come primo alloggio a tassazione agevolata, e in buona parte dei casi elusa limposta Ici ai rispettivi comuni.
La Guardia di finanza ha svolto unindagine sulla vicenda, che ha portato finora alla denuncia di 25 persone per truffa, compresi un notaio e tre direttori di banca. Ma si è mosso anche il fisco per accertare le evasioni di imposte sulla vendita, presentando il conto. Salato. Una delle persone che ha occupato la redazione del quotidiano ha mostrato una cartella esattoriale di 50mila euro, mentre unaltra ne ha ricevuto due da 14mila. Come se non bastasse, i raggirati risultano protestati e sono nellimpossibilità di accedere al sistema creditizio bancario.
«Le famiglia sono state raggirate - recita un documento diffuso da Sos Usura -, e non compete loro il pagamento delle multe inflitte dalla Commissione tributaria. Pertanto chiediamo lintervento del ministero delle Finanze e di quello della Giustizia perché possano controllare e rimediare a quanto si è verificato sia nel corso dellaccertamento tributario, sia nella vicenda giudiziaria».