Marco Mauri
Un milione di euro. Directa Sim, società di intermediazione mobiliare online con oltre 17mila clienti attivi, non esita a partecipare al Btp Day, l’iniziativa che domani permetterà ai privati di comprare titoli di Stato senza alcuna commissione. «Non sono sicuro di cosa facciano gli altri - afferma Mario Fabbri, amministratore delegato di Directa Sim (nella foto), gruppo torinese operativo dal 1996 - ma credo proprio che l’iniziativa avrà una grande adesione e che la partecipazione sarà generalizzata». L’idea, lanciata da un cittadino privato con lo slogan «ricompriamoci il debito pubblico», è stata sposata dalle principali istituzioni finanziarie e ora è appoggiata dall’Abi, dall’Associazione degli operatori dei mercati finanziari (Assiom Forex) e dall’Associazione italiana intermediari finanziari (Assosim). Un’iniziativa che ha convinto i principali attori del mercato, tanto che l’Associazione bancaria italiana presieduta da Giuseppe Mussari ha chiesto che fossero istituite due date: quella di domani 28 novembre per operare sul mercato secondario (i titoli già in circolazione) e quella del 12 dicembre prossimo per i titoli di nuova emissione.
«La cifra che abbiamo deciso di investire - prosegue Fabbri - è nelle nostre possibilità, ma ancora non abbiamo deciso su quali scadenze dirotteremo le nostre risorse. Penso e temo che ci saranno degli ottimi rendimenti». Sì, perché il mondo sembra stia andando alla rovescia: i rendimenti dei titoli di Stato decennali sono stati superati da quelli a breve termine. «Quando i rendimenti dei titoli a breve superano quelli dei decennali - spiega l’amministratore delegato di Directa Sim - l’interpretazione che danno gli esperti è di profonda sfiducia, e la fase di mercato in cui ci troviamo è molto complessa».
Una situazione di così estrema incertezza, secondo Fabbri, «non si era mai vista» tanto che sembra ormai diventato impossibile fare delle previsioni e, quelli che le fanno «vedono solo un collasso dell’euro». Un’ipotesi da scongiurare, e la riuscita del Btp Day potrebbe essere un piccolo segnale, simbolico, di un popolo disposto ad accollarsi parte del proprio debito pur di vedere migliorare la situazione. «Nonostante il nervosismo sui mercati - prosegue Fabbri - le nostre commissioni stanno andando molto bene, e solo nell’ultima settimana c’è stato un rallentamento, dovuto a un calo generalizzato degli scambi sul mercato». Degli oltre 17mila clienti di Directa Sim, «tutti molto intenzionati a operare in Borsa», solo una minima parte si interessa al mercato dei titoli di Stato, introdotto dalla società torinese non molto tempo fa per venire incontro a tutte le esigenze dei clienti.
«Ogni giorno - aggiunge - ci saranno un centinaio di eseguiti sul mercato dei titoli di Stato» e il Btp Day potrebbe essere l’occasione - visto che non si pagheranno commissioni per le transazioni - per portare un po’ di interesse anche dei privati sul mercato secondario. Che a questi rendimenti, vale la pena prendere in considerazione.
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