Arginare lavanzata della Lega e fare quadrato intorno a Letizia Moratti. A questo servirà il tavolo del Pdl che lavorerà dal 12 aprile (la prima seduta) alle comunali del 2011. Oltre ai «colonnelli» locali del partito (da Ignazio La Russa a Maurizio Lupi e Luigi Casero) vi siederanno il sindaco, il presidente della Provincia e coordinatore regioanale Guido Podestà e il governatore Roberto Formigoni. Una proposta filtrata la scorsa settimana e che è suonata come un commissariamento del sindaco. Ieri pomeriggio un faccia a faccia a Palazzo Marino tra Podestà e Moratti, il primo dopo le bordate post-elettorali della Lega, con il senatur Umberto Bossi lanciato a sostituirla nel 2011 e ancora ieri il ministro Roberto Maroni a gettare benzina sul fuoco a dieci giorni dal voto: «Palazzo Marino? Bossi si è già prenotatoA». La Moratti si limita a replicare con un «36 a 14», le percentuali elettorali di Pdl e Lega sotto la Madonnina. Ma proprio per frenare il peso e le pretese del Caroccio a Milano, e per evitare che continui a giocare da solista - un piede nella giunta, una nella piazza a protestare contro sindaco e assessori - nasce il Tavolo Pdl. E Podestà ha convinto la Moratti che aiuterà ad andare tutti uniti verso le elezioni - e la sua ricandidatura -, con decisioni che portino la firma (e quindi la difesa) del partito. A partire da Ecopass, su cui il «pool» si dovrà esprimere a breve in un senso o nellaltro, estendere o azzoppare. Un accenno anche ad Expo, dove la Lega sta cercando di piazzare un direttore generale di propria fiducia, ma spunta il nome di Giuseppe Mele, segretario generale del Comune. Il percorso del maxi-tavolo avrebbe ricevuto la benedizione del premier Silvio Berlusconi, che ieri sera ha ricevuto Podestà ad Arcore. Primo test per la compattezza della maggioranza sarà il bilancio 2010, che approda domani in aula. Ci sarà tempo fino alle 19 di lunedì per depositare gli emendamenti, ma dovrebbero limitarsi a qualche centinaio. Il Pd anticipa che li concentrerà «circa 200-300» e chiederà di accorpare deleghe per tagliare qualche assessorato. Il Prc si concentrerà su «qualche decina» e Basilio Rizzo della lista Fo «circa 10, di contenuto». E avverte che il sindaco «deve stare più attenta al fuoco amico», lostruzionismo di Pdl e Lega che sono lun contro laltro armato dopo le elezioni regionali. Ma Letizia Moratti - che non ha ancora deciso se sarà in aula - è serena, «dovrebbe essere tutto più positivo dopo il voto». Non si aspetta guerre tra «bande» allinterno del centrodestra come quelle che hanno fatto slittare il Pgt a maggio. «Sono convinta che il documento in aula presenterà quelle normali discussioni che si hanno a ogni bilancio». Anche perché il tempo è strettissimo, dopo il 30 aprile Milano rischia il commissariamento. La cedola di 45 milioni di extra-dividendi proposti dal consiglio di gestione di A2a non verranno inseriti nella manovra «aspettiamo che si esprima lassemblea - frena la Moratti - sarebbe improprio metterli a bilancio prima».
Ma è su quel pacchetto che il Pdl concentra lattenzione (e vuole blindarlo anche se entrerà in cassa dopo) in vista della scadenza elettorale, per mettere in campo progetti speciali per le periferie e riconquistare le fasce deboli che fluttuano verso Lega e sinistra. Sarà il tema della riunione di gruppo fissata domani alle 13 con lassessore al Bilancio Giacomo Beretta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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