Scontro sul bilancio in consiglio comunale ieri pomeriggio. «Il Campidoglio è ormai alla bancarotta - ha affondato il colpo il consigliere comunale di Forza Italia Antonio Tajani -. Il buco è di sette miliardi di euro. È una situazione di sconquasso dei conti. Per questo motivo bocceremo il documento di programmazione finanziaria 2006-2008 perché continua a non affrontare i problemi reali».
La replica dellassessore al Bilancio Marco Causi non si è fatta attendere: «Roma è lunico dei grandi comuni il cui rating non è stato abbassato negli ultimi due anni. Il debito del Comune è perfettamente sostenibile e non cè nessuna situazione di bancarotta». Allesame dellassemblea, comunque, non cera solo il dpf 2006-2008 ma anche il rendiconto 2004 e la manovra di assestamento 2005. Presentando la sua relazione sui tre documenti Causi ha evidenziato come «si tratta di politiche strutturali che nellarco di tre anni ha incardinato nel bilancio pluriennale i finanziamenti necessari allofferta dei servizi pubblici essenziali per la città, come il trasporto pubblico locale, lilluminazione pubblica, i servizi di supporto alle istituzioni scolastiche che in precedenza trovavano copertura solo su base annuale. Le spese, invece, sono aumentate complessivamente solo delluno per cento grazie a una politica di definizione delle priorità».
Sarcastico il commento del consigliere comunale di An Giacomo Vizzani: «Avrei potuto utilizzare lo stesso intervento che ho fatto nel 2000. I problemi sono sempre gli stessi. Anzi, si sono accentuati. Ne sottolineo solo due: lemergenza abitativa e i debiti fuori bilancio che a oggi ancora non sappiamo a quanto ammontino.
Concluso il primo round. Il seguito nei prossimi giorni, la sessione di bilancio che è cominciata ieri pomeriggio terminerà infatti martedì prossimo.
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