Il Comune fa dietrofront. Prima ancora della richiesta avanzata dal Consiglio di zona 1, gli uffici stavano studiando la possibilità di aprire le Ztl alle auto del car sharing. Erano insorti i tassisti, quasi tutto il centrodestra e gli ambientalisti duri e puri. E ieri è arrivato lo stop dell'assessore alla Mobilità Piefrancesco Maran: «No ai benefit per chi usa le auto in condivisione private come l'ingresso e il parcheggio nelle zone a traffico limitato o l'uso delle corsie riservate. É il mio orientamento, nonostante l'indirizzo della Zona 1 che conta il maggior numero di Ztl». Ma porta ad esempio l'Arco della Pace o corso garibaldi dove già i posti auto per i residenti sono limitata, «è complicato concedere l'accesso e non la sosta, e ormai si parla di grandi flotte». A regime, tra le 800 Smart di Car2Go, le 650 «Cinquecento» di Enjoy (gruppo Eni-Trenitalia) e le 500 «Volkswagen Up!» con cui debutterà Twist a maggio, si arriverà in pochi mesi a 1.350 auto. «Se fosse un servizio di nicchia alcuni benefit avrebbero senso - spiega - ma ora vanno marcate delle differenze rispetto al trasporto pubblico». Era favorevole il capogruppo di Ncd Marcovalerio Bove. Soddisfatto invece l'ambientalista Pd Carlo Monguzzi: «Per le Ztl non se ne parla e prudenza anche nel concedere la sosta libera sulle strisce gialle e blu». Su questo aspetto, nella Commissione Trasporti riunita sull'argomento sono stati sollevati dubbi bipartisan.
Per ogni auto introdotta gli operatori pagano al Comune 1.100 euro per l'esenzione da Area C e dal gratta e sosta. Sempre a regime, si parla di un incasso pari a 2,1 milioni. Ma domanda il capogruppo della Lega Alessandro Morelli: «Non è strano che in un momento di crisi economica ben 5 operatori si siano fatti avanti? Siamo sicuri che il prezzo sia giusto? Vorrei vedere le valutazioni economiche». Anche il Pd Mattia Stanzani e il radicale Marco Cappato invitano a «stare attenti a non svendere ai privati un bene di alto valore pubblico».
Intanto, Maran esclude l'ingresso (per ora) di nuove società e riferisce di aver incontrato qualche operatore delle due ruote interessato a testare il moto-sharing. Per ora nessuna proposta ufficiale, si vedrà. Una buona notizia per i pendolari sarà il debutto del servizio in alcuni Comuni dell'hinterland.
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