Roma

Il Comune dichiara guerra alle buche

Al via il nuovo modello comunale di gestione per la manutenzione delle strade. Costo 75 milioni di euro. Primi interventi a ottobre 2009. A illustrare il piano anti-buche del Comune, approvato ieri mattina dalla giunta, sono stati il sindaco Alemanno e l’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Ghera.
Ecco i dettagli del piano. L’appalto della Grande Viabilità, 740 chilometri, è stato suddiviso in 8 lotti. Gli interventi (sorveglianza, pronto intervento e manutenzione ordinaria) faranno capo direttamente al Dipartimento XII del Comune, mediante un sistema di gestione centralizzata.
I lotti seguono i confini dei municipi. Nell’ordine: 1 (municipi I e III), 2 (municipi II e XVII), 3 (municipi IV e V), 4 (municipi VI, VII e VIII), 5 (municipi IX, X e XI), 6 (municipi XII e XIII), 7 ( municipi XV, XVI e XVIII), 8 (municipi XIX e XX). In tutto 740 chilometri di strade facenti capo al Comune. La durata dell’appalto è triennale. L’importo complessivo stanziato dal Campidoglio è esattamente di 75.247.410,00 euro.
Che genere di interventi ci saranno? In primo luogo, l’impresa appaltatrice dovrà monitorare le strade con l’impiego di tecnici e segnalare al XII Dipartimento gli stati di pericolo. Buche, allagamenti, radici sporgenti dall’asfalto. In secondo luogo, saranno sempre in azione le squadre di pronto intervento. Infine, cosa più importante, l’impresa dovrà provvedere alla manutenzione ordinaria. In particolare: ripristino pavimentazione carrabile mediante fresatura e riasfaltatura; ripristino segnaletica; ripristino barriere (guard-rail e jersey); ripristino cigli dei marciapiedi, eliminazione radici, realizzazione scivoli per disabili; spurgo caditoie; rialzamento dei chiusini abbassati.
«Il sistema centrale di gestione, - spiega Ghera - andrà a pieno regime a gennaio e permetterà di costruire una banca dati, attraverso le segnalazioni anche dei cittadini. In tal modo i lavori saranno avviati sulla base delle priorità del territorio». A questo proposito verrà attivato un call-center. Ma le informazioni saranno disponibili anche via web. «Dopo la revoca dell’appalto Romeo - commenta Alemanno - questo nuovo modello soddisfa due esigenze: eliminare il monopolio precedente e fare spazio alle piccole e medie imprese e garantire la centralità del controllo». Inutile dire che prima ogni cosa faceva capo esclusivamente a Romeo spa. Interventi, programmi, controlli, gestione. Ma del disastro inutile riparlare.
Fin qui la Grande Viabilità, ossia le strade a intensa circolazione, che fanno capo direttamente al Comune. Poi ci sono i 4mila e 200 chilometri di strade municipali. Nel bilancio 2009 i fondi per la viabilità locale, trasferiti ai municipi, sono circa 39 milioni. Fra parentesi, anche per ribattere al segretario del Pd Morassut che continua a parlare di Roma «città disastro», molto più del 2008 (giunta Veltroni), quando furono solo 21 milioni.
«Con il prossimo bilancio se sarà necessario daremo ancora più fondi ai municipi» assicura Alemanno. Se però non ci saranno risultati adeguati dai municipi, il Campidoglio provvederà attraverso i poteri speciali del sindaco. Certo, ci vorrà tempo per rimettere a posto le cose. In una metropoli come Roma le buche sono anche fisiologiche, colpa del traffico, del sistema fognario disastrato.

I tecnici della Toyota, ricordiamo, per anni hanno sperimentato le sospensioni dei fuoristrada giapponesi proprio a Roma: come dire, se vanno bene qui, reggono anche nelle savane africane e sulle piste degli elefanti.

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