Il Comune disegna sei percorsi ciclabili Ecco dove saranno

(...) e punti di attrazione (ad esempio lo stadio o i musei). Se Cadorna potrà contare quindi su due itinerari - verso Lotto e verso piazza Cavour -, chi arriverà in stazione Centrale con la bici a bordo o ne vorrà affittare una alla stazione del bike sharing avrà a disposizione tra due anni sull’itinerario Repubblica-Bastioni-corso Venezia. Un’alternativa al metrò. Ad est della città correrà invece una «corsia riservata» alle due ruote tra corso Concordia, corso Indipendenza e viale Argonne. Un assaggio del raggio verde - sono otto, per un totale di ottanta chilometri, quelli programmati per l’obiettivo Expo - che arriverà fino all’Idroscalo, ma in questo caso non prima del 2014. Gli ultimi due itinerari sono quello che viaggia da via Novara, San Siro e Segesta e quello che collega Gallaratese, Lampugnano e Qt8.
«Abbiamo deciso di puntare entro fine mandato su opere che richiedano lavori “light“, come la sistemazione o il collegamento delle piste già esistenti, dotate di nuova illuminazione e manto stradale, e di unirle a 22 chilometri di piste nuove. Offriamo subito la possibilità di spostarsi in città con la bici come mezzo alternativo all’auto, si tratta di itinerari utili oltre che belli - spiega l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci -. Accanto a questi lavori ci saranno invece quelli dei percorsi ciclo-pedonali più complessi, nei luoghi storici, con verde, nuovo parterre, infrastrutture. Entro il 2011 realizzeremo quello di Brera con 5,5 milioni di investimento». Il dialogo tra gli assessori sulle nuove piste si era incrinato intorno al numero dei posti auto da sacrificare alle due ruote, ma nella versione del piano che ha ottenuto il via libera Croci assicura che «se ne perdono solo un centinaio a rotazione, nessuno per i residenti. Abbiamo raggiunto un impatto bassissimo sulla sosta». Tra i 98 chilometri già realizzati e i circa trenta «in lavorazione», l’obiettivo dei 130 chilometri di piste a questo punto dovrebbe essere chiuso entro fine mandato. Avanti tutta anche con l’infornata di rastrelliere: «In due anni le abbiamo già raddoppiate, passando da 1.400 a tremila, e vogliamo raggiungere quota seimila entro il 2011. Ma con il sindaco abbiamo in mente di lanciare anche un progetto che coinvolga anche degli sponsor».

In questo modo si riuscirà a coprire le aree davanti ai musei, i centri sportivi, le università, le biblioteche. Scommettendo su una voglia sempre più accesa dei milanesi per le pedalate in città. «Puntiamo sulle due ruote come mezzo alternativo - ammette Croci -, sia per alleggerire il traffico che l’aria della città».

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