Il Comune fa cassa vendendo azioni «Serenissima»

L’AFFARE Si prevede che l’ente in questo modo possa incassare circa 50 milioni di euro

In tempi di ristrettezze e vincoli imposti dal Patto di stabilità, il Comune non scarta nessuna occasione per fare cassa. E un bottino ricco potrebbe arrivare dalla dismissione delle quote che Palazzo Marino detiene nella «Serenissima». Dalla vendita del 4,95% delle azioni nella società autostradale Brescia-Verona-Vicenza-Padova - la scelta del miglior offerente sarà fatta con gara pubblica - potrebbero arrivare circa cinquanta milioni di euro, questo è il prezzo minimo stabilito dall’amministrazione, che solo pochi anni secondo l’ultima stima avrebbe potuto guadagnare circa il doppio ma dato che la situazione del mercato nel frattempo è cambiata si dovrà accontentare. Ieri il sindaco e la giunta hanno approvato una proposta di delibera consiliare per proporre la cessione della partecipazione del Comune nella società, perché viene considerata non strategica e può dare una boccata d’ossigeno al bilancio. Una decisione che nascerebbe dall’interesse manifestato all’acquisto da parte di uno dei trenta soci. E non si va lontano probabilmente ricordando che giusto un anno fa Rino Mario Gambari, il consigliere delegato ma soprattutto il maggiore azionista (con Re.

Consult Infrastrutture srl che detiene il 21,9 per cento del capitale) lanciò un messaggio agli interessati: «Se i soci pubblici decideranno di dismettere, il nostro gruppo di privati è interessato a comprare».
Sempre nella seduta di ieri la giunta ha approvato il rendiconto di gestione del 2009, che si è chiuso con un avanzo di 119 milioni di euro.

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