Il Comune frena sui tram gratis agli anziani

LA PROMESSA TRADITA Gli over 65 non dovevano pagare. Stop di Tabacci: «L’esenzione? Prima i conti. Non riusciamo a pagare i fornitori». Pisapia chiede aiuto ai saggi

Il Comune assicura che gli stipendi dei dipendenti non sono a rischio. Garantite le spese obbligatorie ma «già non siamo in grado di pagare i fornitori». E tutti i provvedimenti «superflui» per il momento sono bloccati. L’assessore al Bilancio Bruno Tabacci non si riferisce solo a eventi e iniziative, nell’elenco dei provvedimenti che «finiscono in coda» perché prima Milano deve evitare lo sforamento del Patto si stabilità «nonostante i tagli del governo e la mancata vendita della Serravalle» ci sono anche i mezzi gratis per gli over 65. Era l’impegno che Giuliano Pisapia si era preso in campagna elettorale per i primi cento giorni da sindaco: «Tutti gli ultrasessantacinquenni viaggeranno su tram e metropolitana senza sborsare più un euro». Ora ne pagano invece uno e mezzo, perché ancora prima di tagliare il traguardo dei cento giorni ha fatto scattare a fine luglio la stangata Atm. E l’impegno si è già dimezzato: gratuità per gli over 65 con un reddito Isee inferiore a sedicimila euro, in pratica il 50% del totale. L’esenzione presentata la scorsa settimana in giunta (circa 5 milioni di spesa per le casse comunali) insieme all’abbonamento scontato per gli under 26 dovrebbe passare dal consiglio comunale e scattare dal primo dicembre. Ma ieri da Tabacci è arrivata un’altra frenata: l’assessore ai Trasporti (seduto a due sedie di distanza) prova a smorzare i toni, ma il collega al Bilancio afferma che «Pierfrancesco Maran fa bene a portare avanti lo studio della misura con Atm, ma prima bisogna far quadrare i conti. Solo se ci riusciremo, potremo permetterci di offrire i mezzi gratis agli over 65, per adesso il provvedimento è in coda».
Venerdì prossimo la giunta voterà la delibera di riequilibrio di bilancio che dovrà ottenere il voto del consiglio entro il 30 settembre, «bisogna far quadrare i conti senza i 170 milioni della Serravalle, senza l’introduzione dell’Irpef avremmo rischiato il commissariamento dal primo ottobre» sostiene Tabacci. E fa presente che per il 2012 Milano dovrà contare su 450 milioni di euro in meno, «effetto della manovra». La giunta ieri ha quindi deliberato l’avvio del provvedimento di spanding review, piano di tagli e entrare straordinarie valutate assessorato per assessorato e non più in maniera orizzontale. La prima fase si concluderà il 28 ottobre. Ma Tabacci anticipa che nei prossimi giorni verrà formato un «tavolo dei saggi», avranno il compito di suggerire («gratis») al sindaco e alla giunta «le strategie di medio e lungo periodo». Nel presentare il gruppo, di cui farà parte certamente l’economista Marco Vitale, promotore del Comitato dei 51 professionisti che ha sostenuto Giuliano Pisapia in campagna elettorale.

Nei giorni scorsi riferisce Tabacci «ci ha scritto una lettera dicendo che non si può continuare solo a dire che mancano i soldi, la comunicazione degli ultimi mesi è stata difficile e se ci aiutano sono pronto a essere il migliore degli scolari». Ci saranno gli economisti Quadrio Curzio, il rettore della Bocconi Guido Tabellini.

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