Comune, l’Ulivo si «allarga» e apre a Ferrante

«Non escludo un allargamento dell’Ulivo in Comune al gruppo Ferrante». Franco Mirabelli, segretario provinciale ds, guarda al futuro e ipotizza che a Palazzo Marino si possa trovare un’intesa «anche col gruppo Ferrante». Opzione che dovrebbe precedere la costituzione del partito democratico, il nuovo soggetto politico destinato a rispondere «alle domande che Milano e il Nord pongono». «Ci sono domande che qui devono avere una risposta più efficace: l’esigenza di uno Stato meno burocratico o la risposta a problemi come l’immigrazione che qui più di altrove causa grandi cambiamenti sociali, richiedono una cultura politica adeguata» fa sapere Mirabelli che ha però un timore, quello che il risultato costituente sia una sommatoria Ds e Margherita.
Motivo che dovrebbe dunque spingere a «ragionare non sulla leadership ma sulle ragioni e sui contenuti» del nuovo soggetto politico ma, attenzione, in tempi brevi: «Dobbiamo essere attivi ma non essere vittime della mannaia del tempo» aggiunge Patrizia Toia, segretario provinciale della Margherita. E così, almeno nelle intenzioni, si costituisce un gruppo di lavoro milanese tra Ds e Margherita, «aperto al mondo associativo, ai centri culturali, al mondo delle professioni e agli amministratori pubblici» che avrà il compito di scrivere un manifesto in dieci punti entro novembre.
E nelle prossime settimane, preannunciano Mirabelli e Toia, ci sarà pure un blog per «moltiplicare le sedi di lavoro comune».

Obiettivo di uscire dal confronto interno tra i partito e allargare il dibattito ai non militanti che, rimarca Riccardo Sarfatti, coordinatore regionale dell’associazione per il partito democratico, «ha valore e senso solo se aggiunge consenso, il partito democratico deve infatti saper parlare a tutti».

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