Il Comune mette sotto tiro i Suv Dopo la multa arriva la Finanza

Il Comune mette sotto tiro i Suv Dopo la multa arriva la Finanza

Vita dura per i suv. Basta una multa per divieto di sosta per far scattare anche il controllo fiscale. Non ci saranno scene plateali e rastrellate come quelle del Natale a Cortina ma non ci saranno nemmeno sconti. Dal primo febbraio i macchinoni di lusso sono entrati nel mirino del nucleo anti evasione del Comune. E se verranno fermati dai vigili per un qualsiasi controllo, allora dovranno aspettarsi anche la visita dell’Agenzia delle Entrate. La targa dell’auto infatti verrà inserita in un data base e le informazioni sulla condotta stradale del proprietario verranno incrociate con la sua dichiarazione dei redditi.
«Non ci saranno controlli a tappeto - puntualizzano a Palazzo Marino - ma si tratta di un indicatore probabilistico che potrebbe far emergere redditi non dichiarati». Il giro di vite voluto dal Comune di Milano nasce da una considerazione molto semplice, che ha mosso anche i controlli fiscali verso chi parcheggia nei posti auto riservati ai disabili, fregandosene degli altri e delle regole. «È facile che chi non rispetta il codice della strada - sintetizza l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli - abbia comportamenti illeciti anche in altri ambiti, come il pagamento delle tasse».
Quando i vigili fermeranno un suv per un controllo, cercheranno innanzitutto di capire se il conducente del suv è anche il proprietario dell’auto o se invece il macchinone è intestato a società estere o a prestanome. E dalla segnalazione si potrà risalire ai furbetti del fisco che evadono le tasse e fanno la bella vita a bordo di Hummer, X5 e Cayenne.
A occuparsi dei controlli è il nuovo nucleo tributario dei vigili, composto da dieci agenti con esperienze in campo investigativo. Finora si sono occupati di controlli sui colleghi e su tutto il personale della Polizia locale, ora la loro esperienza verrà dirottata contro i falsi nullatenenti. E tutto l’evaso, che verrà eventualmente riscosso grazie alla segnalazione della polizia locale, entrerà per intero nelle casse di Palazzo Marino. I controlli dei sospetti evasori non verranno più fatti a campione ma in automatico, aumentando quindi le possibilità di beccare i disonesti. Le verifiche fiscali, verrebbe da pensare, potrebbero già partire a monte, a prescindere dalla multa, sfogliando gli elenchi del Pra. Ma ciò che interessa al Comune è anche verificare la coincidenza fra chi guida e il proprietario dell’auto. E poi solo così si possono scovare gli evasori totali. Cioè quelli di cui il Fisco e nessun sistema informatico hanno notizia e generalità. In base ai dati raccolti dalla Guardia di Finanza infatti non è poi tanto raro che chi guida i suv extra lusso sia in realtà a reddito zero. In parecchi dicono di aver ricevuto l’auto in regalo e non sono tenuti a rivelare il nome della persone.

Ma da adesso imbrogliare agenti del fisco e vigili diventerà un po’ più complicato.
È ancora presto per dire quanti evasori ci si aspetta di mettere all’angolo ma, visto l’andazzo dei primi dati incrociati con l’Agenzia delle Entrate, c’è parecchio materiale su cui indagare.

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