«Il Comune non aumenterà le tasse»

«Tariffe bloccate tutto l’anno». Mense, asili, biglietti Atm, ingressi a piscine o musei, gratta e sosta. Parola dell’assessore al Bilancio Giacomo Beretta, che ad ottobre porterà in consiglio comunale le previsioni di entrata e uscita per il 2010.
Assessore, ci dobbiamo credere?
«Garantisco, non ci saranno aumenti di tariffe, e chi parla di tasse di scopo su imposte locali, addizionali Irpef o variazione dell’Ici sugli immobili commerciali dice falsità. Non aumenteremo neanche la Tarsu».
Non toccherete i biglietti del tram?
«Non se ne parla».
La bolletta dell’acqua?
«Faremo solo l’adeguamento Istat, lo impone una direttiva Cipe. La tariffa è ferma dal 2001 ed è la più bassa d’Italia. Ogni famiglia pagherà circa un euro in più al mese e recupereremo 5-6 milioni».
Allora taglierete qualche servizio?
«Al tavolo politico con gli assessori abbiamo già definito le modalità per ripartire i 20 milioni di tagli sulla spesa corrente, e il pilastro condiviso è che tutti i servizi alla persone siano riconfermati, i cittadini possono stare tranquilli».
Mi scusi: come farete a quadrare i conti?
«Intanto partiamo dal presupposto che sarà un bilancio basato sulle certezze, più che in passato. Meglio fare più aggiustamenti nel corso dell’anno che partire troppo ottimisti in sede di approvazione. Priorità a iniziative ed eventi già consolidati e quelle “di sviluppo“ saranno finanziate se le manovre che metteremo in atto porteranno i fondi sperati».
Quali e quanti, appunto?
«Dobbiamo recuperare 130 milioni, 80 per il mancato dividendo A2a (dopo la multa Ue) e 50 da minori oneri di urbanizzazione. Quindi ragioniamo sui 20 milioni di tagli agli assessorati e su entrate per circa 110: parte dalle pratiche sul condono edilizio in sospeso dal 2004 (circa 50-60 milioni), recupero dell’evasione Ici e Tarsu, un piano di fund rising per iniziative ed eventi, il Fondo immobiliare 2, il rilancio del mercato pubblicitario previsto tra 4-5 mesi, che dovrebbe portare circa 20 milioni di oneri. Alle partecipate mettiamo in conto 10 milioni di dividendi in più».
Si rivarranno sugli utenti?
«No, MilanoSport e Milano Ristorazione avranno dal Comune minori dividendi ma non dovranno alzare le tariffe. A Sogemi chiederemo più utili».
Andrete a bussare anche al governo?
«Ci battiamo soprattutto perchè il rimborso del credito Ici sulla prima casa sia adeguato al valore attuale, non fermo al 2007, è una partita da 15-18 milioni che non vogliamo perdere. E c’è quella aperta sui 22 milioni per la gestione del tribunale, vantiamo un credito di spese di sei anni».
Non siete troppo ottimisti? Lo Stato non permette di sforare il Patto di stabilità neanche alla città dell’Expo.
«Chiederemo ancora che siano escluse dal Patto almeno le opere Expo, come la M4 e la M5 che hanno già la piena copertura finanziaria e non corrono nessun rischio.

Stiamo solo aspettando il decreto ministeriale che sposta le quote previste per la M6 sulla M4, ma intanto stiamo già preparando le delibere per accorciare i tempi».
Con Ecopass avanti con le stesse deroghe, che incassi prevedete?
«Le medesime entrate del 2009, circa 10,2 milioni. Anche se con la crisi nei primi 4-5 mesi è più facile che la gente usi più i mezzi dell’auto».

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