Dopo il Comune, il Policlinico: super case in centro a 500 euro

Appartamenti extra lusso a prezzi stracciati. Non accade solo ai piedi del Duomo, con i trilocali del Comune a 300 euro al mese di cui qui a lato pubblichiamo un altro stralcio dell’elenco. Accade anche a ridosso del Castello Sforzesco, in quei palazzi d’epoca che solo i super manager possono permettersi. Ingressi trionfali, vista sulle guglie e, nelle giornate senza traffico, il suono della fontana in sottofondo. Uno splendore: a mille euro al mese. O anche meno: in Foro Bonaparte 60, per 50 metri quadrati di abitazioni l’affitto non supera i 480 euro al mese. É solo un esempio dei canoni di locazione degli appartamenti di proprietà del Policlinico. L’ospedale Maggiore ha pubblicato sul suo sito l’elenco delle proprietà. Dopo l’operazione trasparenza voluta dal sindaco Letizia Moratti, arriva quella del Cà Granda che ha concluso il censimento incoraggiato dal presidente Giancarlo Cesana e dal nuovo direttore Luigi Macchi dopo le polemiche sul patrimonio immobiliare dell’ospedale scoppiate a maggio. Nell’elenco compaiono 1946 appartamenti, sia a Milano sia in altri comuni, da Sesto Calende a Morimondo, da Opera a Lentate sul Seveso. I nomi di chi ci abita non sono ancora noti ma verranno pubblicati nei prossimi giorni. Nell’elenco si trova di tutto: bilocali da 70 euro in via Leopardi a 200 euro al mese. Case da 77 metri quadri a 260 euro in via Savona, dove gli affitti negli ultimi tempi sono invece schizzati alle stelle. E poi ci sono case da 200 metri quadri in via Canonica a mille euro o poco più.
A scorrere la lista, si scopre che il Policlinico è proprietario di mezza Chinatown: in via Paolo Sarpi, cuore della Milano cinese, possiede cinque stabili e ne ha intestati altrettanti nelle vie limitrofe: via Montello, via Pasubio, via Canova. I prezzi sono assolutamente «fuori mercato»: 200 euro al mese per 60 metri quadri in via Sarpi o cifre poco più alte in base alle condizioni dell’appartamento. Il patrimonio del Policlinico, stimato in 1,5 miliardi di euro, era stato al centro dell’attenzione per l’ipotesi (poi rivelatasi infondata) che la sua gestione venisse affidata a Infrastrutture Lombarde spa, holding gestita dalla Regione. Le polemiche avevano portato, tra le altre cose, alle dimissioni dell’allora direttore generale Giuseppe Di Benedetto. L’elenco appena pubblicato riporta i canoni, le rendite catastali, le superfici. Dal Policlinico precisano che il 60 per cento degli appartamenti sono destinati a persone disagiate o sfrattate, mentre il 40 per cento è sul libero mercato con prezzi determinati dall’agenzia del territorio che stabilisce il prezzo minimo per la base d’asta. Per quanto riguarda i fortunati inquilini degli stabili del Comune in centro, troviamo sia negozi griffati, sia grosse catene di distribuzione (da Mc Donald ad Autogrill) sia inquilini privati che pagano fra i tremila e i quattromila euro all’anno.

È vero che hanno dovuto sostenere le spese per la ristrutturazione, è vero che spesso gli stabili di via Silvio Pellico o di via Dogana sentono gli acciacchi del tempo, hanno cortili al limite della decenza o trombe delle scale malconce. Ma si affacciano comunque sul Duomo.

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