Comune «Rivoluzione» corso Italia: dal 2016 più spiagge pubbliche

Comune «Rivoluzione» corso Italia: dal 2016 più spiagge pubbliche

L’annuncio arriva al termine della conferenza stampa per presentare lo spazio espositivo riservato al Comune di Genova all’interno della Fiera per Euroflora 2011. E sempre di un legame della città col mare si tratta. Ma in questo caso ha tutto l’aspetto di essere una piccola «rivoluzione». Ecco la notizia. Dal 2016 una parte di corso Italia che oggi è adibita ad attività private, verrà recuperata e destinata a fruizione pubblica. Il che significa meno stabilimenti balneari privati e più spiaggia libera. Dopo la kermesse dei fiori, il Comune presenterà un provvedimento al Provd per l’utilizzo delle aree demaniali riprogettando l’accesso al mare. «Nel 2015 scadono tutte le concessioni sul demanio marittimo che devono essere rimesse a gara - spiega l’assessore comunale Simone Farello -. Gli enti pubblici possono scegliere di non rimettere a gara le aree. Stiamo lavorando per capire come riconquistare una percentuale di spiaggia libera». Numeri sui quali il Comune pare avere già un’idea abbastanza chiara: in corso Italia vuol dire recuperare il 25-30% di litorale pubblico rispetto all’attuale 20%. Ma i bagni privati come prenderanno questa scelta? «Se gli operatori entrano in un’ottica di riqualificazione, possono lavorare con noi. Il litorale fruibile per tutti è un vantaggio, la carenza oggi penalizza anche i privati.

Penso si possa trovare un accordo. È una decisione scomoda, ne siamo consapevoli - conclude Farello - ma indirizzata alla comodità dei genovesi. E poi fino al 2015 i concessionari sono tutelati dalla normativa europea».

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