Il Comune sgombera le carcasse di auto

Il Comune sgombera le carcasse di auto

«Rimuovere in fretta le carcasse d'auto presenti in città», è questo l'obiettivo della Polizia municipale di Genova e dell'Amiu che insieme hanno stipulato un accordo per liberare le strade da veicoli abbandonati.
E i carro-attrezzi sono arrivati puntuali anche in Valbisagno, nell'area adiacente i giardini di Cavagnaro, davanti all'uscita di Genova Est, dove ieri mattina sono state rimosse dodici macchine e un furgone parcheggiato da oltre quattro anni. Una task force insomma che mette d'accordo tutti: i vigili, assessori, la sindaco Marta Vincenzi e soprattutto i cittadini, che ieri hanno monitorato l'operazione di rimozione.
«È bene precisare - ha spiegato tra non poche difficoltà Francesco Scidone, assessore comunale alla Città sicura - che i problemi sono legati alla normativa, che non consente di portare via le carcasse dopo una settimana, ma neanche dopo un mese. Perché il 90% dei proprietari sono irreperibili. Abbiamo, però, cercato e raggiunto un accordo con Amiu e vigili urbani, per cercare di rimuoverle il più velocemente possibile. Un meccanismo specifico dunque, che acceleri la rimozione. Sono stati stanziati 300mila euro nel giugno dello scorso anno - ha aggiunto - e grazie a questi fondi siamo riusciti a rimuovere oltre 1300 automobili abbandonate, e continueremo a farlo in tutto il territorio cittadino con periodicità, malgrado le procedure sia lunghe e complesse».
Hanno spiegato responsabili e addetti dell'ufficio verbali: «Nonostante oggi esista un apposito «ufficio carcasse», nato il primo maggio del 2009, che sostituisce quello «igiene, suolo e abitato», le lungaggini sono legate soprattutto al fatto se il veicolo sia identificabile o meno». In altri termini se il mezzo sia provvisto o meno di targa.

«Se, infatti, ci sono dati riconducibili al proprietario - hanno aggiunto gli addetti comunali -, la procedura si allunga, perché deve essere notificata l'ordinanza di demolizione al possessore, che deve prendere coscienza che si tratta di un relitto e farlo demolire a sue spese. Se ciò non accade, la competenza passa all'amministrazione civica che, attraverso demolitori individuati da Amiu, procederà alla rimozione».

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