Era titolare di una società emittente polizze fideiussorie senzalcuna copertura patrimoniale, ma i soldi dei clienti li intascava per davvero. Così U.F., romano, di 42 anni, arrestato dallo Speciale Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, è finito a Regina Coeli con una sfilza di pesanti accuse: impiego di proventi illeciti, ricettazione, violazione dei doveri del custode giudiziale e ostacolo agli organi di vigilanza.
Di certo quando uscirà di galera, U.F. non troverà più ad aspettarlo il suo yacht ormeggiato in un porto campano, la sua Bmw serie 7, né tantomeno circa 700mila euro sequestrati sul suo conto in banca dallautorità giudiziaria.
Le disavventure per il romano, la cui sede operativa era nel Beneventano, cominciano con una prima ispezione valutaria delle Fiamme gialle lestate scorsa. Gli investigatori, per cautela, decidono di sigillare la documentazione relativa allimpresa. A ottobre U.F. è però sorpreso dai berretti verdi dellaeroporto di Fiumicino in possesso di un timbro contraffatto della Polizia valutaria e segnalato a piede libero.
Le indagini proseguono e gli inquirenti scoprono che i locali della società doverano stati cautelati i documenti erano stati forzati, i sigilli di Stato sostituiti e le firme dei militari falsificate.
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