Concerto in carcere: «Ritorno alla Scala? Non sono solo Muti ma anche sordi»

Riccardo Muti ieri ha visitato il carcere di Bollate, suonando il Preludio numero 4 di Chopin, e spiegando i pezzi ai detenuti.
Chopin, e poi pagine di Schumann, Schubert, Rossini, Beethoven: per oltre due ore il maestro ha regalato emozioni a una cinquantina di detenuti, tra cui anche 15 donne, che lo avevano invitato con una lettera, folgorati da un corso tenuto dentro il carcere da una cantante lirica. La visita si è conclusa con la promessa: «Tornerò a trovarvi la prossima estate».
A proposito del suo possibile ritorno alla Scala, Muti se l’è cavata con una battuta: «Su questo e su altri argomenti oggi non sono solo Muti ma anche Sordi».

«Oggi sono qui per loro, per queste persone meravigliose - ha spiegato quindi il Maestro, riferendosi ai detenuti, che lo avevano invitato con una lettera - e non voglio adombrare questa serata con altre cose». In precedenza aveva partecipato a «BrillantiMenti-Dare merito al talento», manifestazione promossa da Regione Lombardia per premiare gli studenti migliori.

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