Il concerto al posto del Milan: lo scherzo è servito

(...) Platea selezionata ad hoc: gli inviti sono stati spediti con diabolica precisione solo ai complici della burla, che hanno il dovere di trascinare con sé i poveri tifosi rossoneri. Puntuale come un orologio svizzero, il quartetto fa il suo ingresso in scena e attacca a strimpellare. Dietro, sul maxischermo vengono proiettate delle scritte: «Melodie diagonali…l'angolo conteso…il tacco addolora…l'Europa si alza…un fischio».
Espliciti riferimenti al calcio, al gol subito dal Milan di tacco dallo Zurigo, all’èlite pallonara d'Europa che si affronta, al fischio d'inizio dell'arbitro. Lo scherzo prende forma. Sono le 20 e 40, la musica va avanti. Attenzione però: le note cambiano, c'è una melodia familiare. Ma sì, è proprio l'inno della Champions. Grande quartetto «Die Schnuren»! (ma esisterà almeno?). Sullo schermo le frasi si fanno ancora più esplicite. «Difficile dire di no al capo e alla fidanzata la sera della partita?». Oppure: «Come hai potuto pensare di perderti il big match?». Eh no, adesso è troppo. Poi l'epilogo: «Are you still with us?» («Sei ancora dei nostri?», nuovo slogan della famosa birra per la Champions).
Lo strazio è finito. La musica si interrompe di botto e sullo schermo compare il manto verde del Bernabeu. Per chi tifa Milan è una visione e le voci dei due telecronisti valgono più di qualsiasi «allegretto» suonato dal quartetto. Al diavolo gli archi! Con la «D» maiuscola ovviamente. «C'è la partita!», urlano tutti insieme i fan di Dinho e soci. Sì, c'è la partita. Si comincia con la «stecca» di Dida ma poi inizia la sinfonia. La bacchetta della regia è nelle mani di Seedorf che con Pirlo prova a far girare l’orchestra.

É quasi una Cavalleria rusticana con Pato che si mette a fare il solista. Un primo acuto poi un altro e gli spagnoli mettono la sordina. Come in tutti i concerti il fianle è in crescendo. Il Milan vince alla grande e stavolta il Diavolo lo scherzo lo ha tirato sul serio. Ma solo al Real.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica