Filippo Grassia
Le concessioni sportive saranno prorogate dallAmministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato fino al 31 dicembre 2011: la notizia è filtrata ieri mattina dalla sede dellAmministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Entro pochi giorni i concessionari, in regola con i pagamenti e i bilanci, riceveranno le lettere di rinnovo. Fuori gioco, invece, i morosi. Il provvedimento, che si porta appresso un ampio consenso politico di portata trasversale e di contenuto istituzionale, pone fine al duello rusticano fra lAams e i sindacati dei concessionari che aveva portato alla proclamazione di una giornata di sciopero ai primi di giugno. È il successo di tutto il settore, non di una parte. È laffermazione di quel buonsenso che, per troppo tempo, era finito ai margini della trattativa come se gli interessi delle parti in causa non fossero comuni. Il business del settore fa gola sia ai concessionari che allerario. È anche il primo step di un percorso che, solo in un momento successivo, prenderà in esame lidea di allargare la rete e metterà mano alla questione delle agenzie ippiche.
Con questo provvedimento lAams tutela il patrimonio esistente per migliorare lofferta e dà forza a quegli imprenditori che, a proprio rischio, hanno creato un settore da zero superando ostacoli di ogni tipo. Indimenticabile il peso abnorme dei minimi garantiti. A questo riguardo Maurizio Ughi, presidente di Snai, ha tenuto a sottolineare: «Chi ha seguito le nostre indicazioni è in attività, chi non lha fatto ha chiuso i battenti, chi dice il contrario non conosce la materia». Dietrologia, a Dio piacendo.
Laccelerazione è avvenuta la scorsa settimana quando il Consiglio dei ministri ha rinnovato per altri tre anni la carica di direttore generale dellAams a Giorgio Tino in segno di apprezzamento del lavoro svolto in un settore di particolare rilevanza sociale, fiscale e mercantile. Confermato il suo staff. Tocca proprio a lui e ai suoi più stretti collaboratori redigere il documento che proroga lattività delle concessioni esistenti per altri cinque anni. Quasi contemporaneamente il Comitato Giochi, per la mancanza del numero legale, non si riuniva per la seconda volta consecutiva e neppure si autoriconvocava in una data precisa: un segnale preciso sia dal punto di vista politico e tecnico. Allo stesso tempo si intensificava lattività parlamentare per salvaguardare lo zoccolo duro delle scommesse sportive che così tanto interessano i bookmaker stranieri. Inevitabile, alla conclusione di questo iter, il rinnovo delle concessioni. Ai primi di settembre il Comitato Giochi si riunirà per definire lallargamento della rete, che dovrà riguardare in modo particolare le migliaia di comuni non coperti ed evitare la duplicazione di punti di raccolta nelle zone già servite al meglio. Vedrete che in questa circostanza non mancherà il numero legale. In tarda serata Francesco Ginestra, presidente di Snai Sindacato, ha rafforzato la nostra anticipazione parlandone al proprio consiglio.
Nel frattempo il crescente successo delle scommesse a quota fissa live sul calcio ha dato ragione a chi, come il nostro giornale, ne aveva chiesto lintroduzione fin dal gennaio 2003. Le scommesse sui risultati in corso, secondo un comunicato ufficiale dellAams, hanno raggiunto il milione di giocate: in poche parole hanno incontrato il gusto del pubblico.
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