Concordia, l'accusa dei naufraghi: "Soldi spariti dalle casseforti"

Un gruppo di naufraghi francesi accusa: "Soldi e gioielli sono stati fatti sparire dal relitto della Concordia, ci hanno ridato solo alcuni oggetti"

Concordia, l'accusa dei naufraghi: "Soldi spariti dalle casseforti"

Gioielli, denaro contante, pietre preziose e apparecchi elettronici di valore. Un tesoro abbandonato sul fondo di un relitto. Sembra la trama di un romanzo giallo e invece potrebbe essere l'ultima, misteriosa, storia che ha come protagonista l'ormai celeberrima Costa Concordia.

La nave da crociera di gran lusso naufragata davanti all'isola del Giglio nel gennaio 2012 è al centro di una nuova, furibonda, polemica fra i naufraghi sopravvissuti e la società di navigazione. "Decine" di ex passeggeri francesi, riferiscono i media transalpini, denunciano la misteriosa sparizione delle casseforti - e soprattutto del loro contenuto - andate perse a bordo della nave.

In particolare il "Collettivo dei naufraghi francesi della Concordia", che rappresenta quasi cinquecento persone, ipotizza che gioielli, beni di valore e monili vari di proprietà dei passeggeri siano stati asportati dal relitto durante le operazioni di recupero e trasferimento della carcassa della nave dal Giglio a Genova (dove si trova attualmente in attesa della rottamazione definitiva, ndr).

Uno dei passeggeri, secondo il

quotidiano genovese Il Secolo XIX, racconta di aver avuto indietro la propria macchina fotografica "ma non la collana di perle e gli orecchini di brillanti della moglie". Una storia che ricorda quella di Titanic.

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