Economia

Concordia, la nave più grande d’Europa

Antonio Risolo

nostro inviato

a Civitavecchia

È la più grande d’Europa: lunga 290 metri, larga 36, alta 69, 1500 cabine per 3780 passeggeri. Si chiama Concordia, un omaggio simbolico alla fratellanza fra i popoli. È la nuova ammiraglia della flotta di Costa Crociere, prima compagnia in Europa. Una flotta di 11 navi con una capienza complessiva di circa 20mila ospiti. Ieri il battesimo del mare a Civitavecchia: Eva Herzigova la madrina, Antonella Clerici il maestro di cerimonia.
«Non ci fermiamo qui - dice Pierluigi Foschi, presidente e amministratore delegato di Costa Crociere -, il mercato si sta espandendo e le nostre strategie sono tutte dettate dalle ottime aspettative di crescita. Abbiamo commissionato altre navi per un investimento di oltre 2 miliardi. Le sinergie con Aida, il marchio tedesco recentemente acquisito, ci rendono ancora più competitivi, portando la nostra quota al 40% di tutta l’offerta crocieristica europea».
Progettata dall’architetto americano Joe Farcus, Costa Concordia racchiude il meglio del made in Italy: dall’arredamento alle opere d’arte, che sono circa 6mila. L’ammiraglia è stata costruita da Fincantieri nel polo di Sestri Ponente, ed è la terza di sette navi di nuova generazione, ad alta tecnologia, commissionate da Costa Crociere (gruppo Carnival) a partire dal 2000.
«È un motivo di orgoglio tutto italiano - dice Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri -. Siamo riusciti a costruire questa nave in 18 mesi». E due milioni di ore di lavoro tra cantiere e indotto. Ma Bono ha altre ambizioni: vuole portare Fincantieri a Piazza Affari. «L’azienda - aggiunge - ha tutte le condizioni per la quotazione. Un passo che serve a tutti, azionista (Tesoro) compreso. Un passo necessario per acquisire risorse indispensabili per la crescita in Italia e all’estero, per difendere la nostra posizione di leader mondiali». Il nuovo business di Fincantieri, infine, guarda alle cosiddette «stazioni di servizio» per le navi da crociera, dove questi giganti del mare possono fermarsi per fare il «tagliando». Due poli sono già operativi: uno a Palermo, uno in Germania. «Stiamo trattando per un terzo polo nei Caraibi», aggiunge Bono.

Che ricorda il recente accordo con Benetti, gruppo, Azimut per la costruzione di mega yacht, la nuova sfida di Fincantieri.

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