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Condanna definitiva per il superboss di Reggio Calabria

Giovanni Rosmini, 43 anni, considerato dagli investigatori a capo della omonima cosca della 'ndrangheta che opera a Reggio Calabria, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Reggio dopo l'ordine di esecuzione pena emesso dalla Corte di Cassazione che ha definitivamente condannato l'uomo per associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione. Rosmini dovrà scontare un residuo di pena di 7 anni e 8 mesi di reclusione. La Corte di Cassazione ha riconosciuto Giovanni Rosmini colpevole dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione, fatti commessi a decorrere dal 1996 nella città Reggio Calabria, dove, secondo la sentenza della Corte di Cassazione, la «Famiglia Rosmini», di cui Giovanni Rosmini è esponente di spicco, aveva costituito una consorteria con l'obiettivo di controllare e gestire le attività economiche e gli appalti mediante la commissione di delitti nel territorio di Reggio Calabria ed in particolare nella zona sud della città. Furono le innumerevoli attività tecniche operate nel corso dell'indagine.

A fare emergere l'attività di controllo che la cosca esercitava sul territorio, furono tutta una serie di elementi che gli investigatori dell'Arma acquisirono nel corso dell'indagine.

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