Insomma, una sentenza che non si appiattisce sulle tesi della Procura ma che esamina caso per caso, accusa per accusa, cosa sia stato davvero provato e cosa no. Il quadro che ne esce è comunque sconfortante: anche perché alle condanne di ieri vanno aggiunte quelle a carico di un altro gruppo di poliziotti dell’Ufficio Scorte, in combutta con quelli delle Volanti, processati con rito abbreviato e colpiti da condanne fino a undici anni. Ma va anche ricordato che l’indagine nacque e si sviluppò all’interno della Questura stessa, dove di fronte al marcio che emergeva si scelse di non girare la testa dall’altra parte, ma di scavare a fondo sui colleghi delle Volanti.
Il malaffare, nella ricostruzione dell’accusa, si era concentrato in uno dei turni di servizio delle Volanti: il primo. Era durante il primo turno che si concentrava la presenza in servizio dei poliziotti coinvolti. E la condanna più pesante, otto anni e mezzo, colpisce un veterano del primo turno: Paolo Crucianelli, 47 anni, assistente capo della Volante. Era Crucianelli che «quale capo e promotore individuava gli obiettivi, ideava ed organizzava i delitti, predisponendone tempi e modalità. A lui facevano capo tutti gli altri associati che ne seguivano consigli e direttive». Tra le imprese della banda, c’è di tutto. Irruzioni fasulle organizzate per rubare a bande di trafficanti carichi di droga da girare ai colleghi dell’Ufficio Scorte che avrebbero provveduto a spacciarli poi sul mercato. Perquisizioni abusive con l'unico obiettivo di rubare merce contraffatta a clandestini africani e cinesi. Il furto con scasso compiuto in un bar di via Lomazzo, forzando la saracinesca e svuotando le macchinette del videopoker, con la Volante di servizio parcheggiata pochi metri più in là. Irruzioni alla Fiera di Sinigaglia con l’unico obiettivo di svaligiare gli ambulanti irregolari. E persino il furto di 87 confezioni di parmigiano, 42 di provolone, 39 di prosciutto cotto e venticinque salami ai danni di un gruppo di romeni bloccati in piazza Luigi di Savoia nel luglio di cinque anni fa.
Insieme al «capo» Crucianelli vengono condannati per associazione a delinquere gli agenti Vincenzo Carella (7 anni e tre mesi) e Giancarlo Campaniello (7 anni e 9 mesi), considerati i suoi fedelissimi. Per tutti e tre, la sentenza del giudice Gandus prevede l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il licenziamento in tronco dalla polizia.
Per gli altri la sentenza prevede la sospensione dal servizio per tutta la durata della pena: ma anche questa pena aggiuntiva dovrebbe venire congelata grazie alla condizionale. È il caso anche di Patrizia Casula, giovane e brillante capoturno delle Volanti.
Luca Fazzo